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Mesagne, oltre 17mila visitatori per la mostra allestita al castello in occasione del G7

Sono state più di 17mila le persone che, in sei mesi, hanno visitato la mostra “G7 – Sette secoli di arte italiana“, allestita nel castello normanno-svevo di Mesagne in occasione del summit che si è tenuto a giugno 2024 a Borgo Egnazia.

Il 50% dei visitatori proveniva da fuori provincia, il 30% dal Brindisino, con il restante 20% equamente diviso tra visitatori italiani, provenienti da altre regioni d’Italia, e visitatori stranieri.

I dati sono stati diffusi nella conferenza finale dell’iniziativa a cui hanno partecipato tra gli altri il sindaco di Mesagne Toni Matarrelli e il presidente della Rete Micexperience Pierangelo Argentieri, che ha promosso la rassegna.

La mostra, aperta il 13 giugno scorso in coincidenza con l’avvio dei lavori summit mondiale che si è svolto a Borgo Egnazia lungo il litorale di Fasano, ha ospitato 51 opere in un viaggio nella storia dell’arte italiana fra arte medievale ed espressioni artistiche contemporanee emerse nel Belpaese dal XIV al XX secolo.

«L’evento – ha commentato Matarrelli – ha avuto importanti meriti in termini di ricadute culturali, economiche e sociali. Parliamo della mostra includendo le iniziative collaterali che si sono svolte intorno ai grandi nomi dell’arte italiana degli ultimi sette secoli».

Oggi gli organizzatori hanno svelato il focus della prossima mostra che si terrà a Mesagne in primavera: l’Impressionismo italiano con gli sguardi alla Francia, con il tema che rientra nell’ambito del progetto Puglia Walking Art.

«Uno degli obiettivi del nostro progetto – ha detto Argentieri – oltre alla realizzazione di due grandi mostre nel circuito Puglia Walking Art, sarà quello di lanciare un grande concorso biennale di arte, in cui daremo spazio ai giovani talenti e la Puglia, con apertura non solo “mediterranea” ma allargata ancora ai territori vicini, perché l’arte non deve solo contemplare quanto è già accaduto, ma deve essere strumento di comunicazione moderno, deve trascinare verso il futuro».

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