Un nuovo capitolo per la sanità pugliese si è aperto oggi a Ostuni con l’intitolazione dell’ospedale civile a Papa Francesco e la presentazione dei servizi della sua modernissima piastra. Un evento che rafforza il presidio sanitario della “Città Bianca”, rendendolo più efficiente e rispondente ai bisogni di residenti e turisti.
«Oggi Ostuni e questo pezzo di Puglia guadagnano un presidio sanitario più efficiente che risponde meglio ai bisogni dei cittadini e dei tanti turisti – ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese -. Abbiamo dato vita a un nuovo Pronto Soccorso nonostante la carenza cronica di medici di emergenza/urgenza che esiste in tutta Italia. Con un Pronto Soccorso più efficiente siamo in grado di offrire la possibilità agli operatori sanitari di lavorare meglio e di garantire ai cittadini servizi più confortevoli».
L’intitolazione a Papa Francesco, ha spiegato Piemontese, è stata una scelta condivisa per onorare «un grande uomo che ha rivolto sempre il suo sguardo agli ultimi. Chi ha bisogno di cure ha bisogno di attenzione, per cui l’intitolazione a Papa Francesco era la migliore possibile».
Una piastra innovativa e un nuovo servizio pediatrico
L’assessore Piemontese ha illustrato le significative novità della piastra ospedaliera: una Radiologia dotata di una TAC a 160 strati di ultima generazione, il prossimo acquisto di una risonanza magnetica, la rifunzionalizzazione del Laboratorio Analisi e del Centro Prelievi, e l’attivazione del Pronto Soccorso.
Un’importante novità, in partenza dal 26 luglio, sarà il Servizio di Consulenza Ambulatoriale Pediatrica (SCAP) attivo nel Pronto Soccorso. Questo servizio, pensato per garantire assistenza ai piccoli pazienti nei giorni festivi e prefestivi, mira a migliorare l’accesso alle cure e a ridurre gli accessi impropri.
Il direttore generale della ASL Brindisi, Maurizio De Nuccio, ha enfatizzato che «quella di oggi non è soltanto un’inaugurazione, è un atto di fiducia nella sanità pubblica, nella sua capacità di evolversi, di rispondere ai bisogni reali delle persone, di essere vicina, accogliente, giusta. Ostuni, città dalla posizione strategica e dal respiro sempre più internazionale, meritava una struttura all’altezza».