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Brindisi Cronaca

Imprenditori uccisi a Brindisi nel 2000: confermato l’ergastolo per i fratelli Morleo

Venticinque anni dopo il sangue versato, la giustizia mette un altro punto fermo su una delle pagine più nere della cronaca brindisina. La Corte d’Assise d’Appello di Lecce ha confermato la condanna all’ergastolo per i fratelli Enrico e Cosimo Morleo, rispettivamente di 59 e 60 anni, ritenuti responsabili degli omicidi degli imprenditori Salvatore Cairo e Sergio Spada, avvenuti a Brindisi tra il 2000 e il 2001.

Una sentenza che ricalca nella sostanza quella di primo grado, pur con una differenza giuridica sostanziale: i giudici hanno infatti escluso l’aggravante del metodo mafioso. Una decisione che ha portato a una lieve riduzione dell’isolamento diurno: 8 mesi per Enrico (rispetto ai 12 del primo grado) e due anni per Cosimo (rispetto ai tre iniziali).

Al centro della vicenda, il lucroso settore del commercio di pentole e articoli per la casa, ambito in cui operavano sia le vittime che i carnefici. Secondo la ricostruzione processuale, i ruoli criminali erano ben definiti: Cosimo Morleo è stato individuato come il mandante degli omicidi, mentre il fratello Enrico come l’esecutore materiale.

Il processo ha riportato a galla dettagli macabri, risolvendo un giallo durato decenni. Salvatore Cairo svanì nel nulla il 6 maggio del 2000. Per quasi un quarto di secolo la sua sorte è rimasta un mistero, fino alla svolta del 20 dicembre 2024, quando i suoi resti furono ritrovati in un pozzo nella zona industriale di Brindisi. Fu proprio Enrico Morleo, durante il dibattimento in Assise, a rendere una confessione agghiacciante: ammise di aver «fatto a pezzi» il cadavere dell’imprenditore per occultarlo, pur negando di essere stato lui a ucciderlo.

Diversa la sorte di Sergio Spada, il cui corpo fu rinvenuto il 19 novembre 2001, poche ore dopo la scomparsa, abbandonato nel piazzale di un’area di servizio dismessa sulla tangenziale di Brindisi. Oggi, con la conferma del “fine pena mai”, si chiude un altro capitolo di questa lunga e dolorosa vicenda giudiziaria.

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