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Brindisi Cronaca

Imprenditore costretto a pagare per lavorare, nuovo arresto per due esponenti del clan dei Tuturanesi

Due presunti esponenti del clan dei Tuturanesi della Sacra corona unita sono stati nuovamente arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi e della Sisco di Lecce, in esecuzione di un provvedimento emesso dal gip del capoluogo salentino, con le accuse di estorsione ai danni di un imprenditore agricolo.

I due erano già destinatari di un provvedimento di fermo emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce il primo settembre scorso. Il 12 settembre, poi, nei loro confronti era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di estorsione.

Il provvedimento è stato emesso su nuova richiesta della Dda a fronte della dichiarazione di inefficacia che il Tribunale del Riesame lo scorso 3 ottobre aveva pronunciato per l’omesso nuovo interrogatorio di garanzia dei due indagati.

Stando a quanto emerso dalle indagini, i due, insieme a un terzo uomo già arrestato lo scorso 12 settembre, avrebbero imposto all’imprenditore agricolo leccese il pagamento di tremila euro e il versamento di 150 euro mensili per la guardiania e per poter svolgere la propria attività economica sul territorio controllato dal clan, sotto la minaccia di danneggiare la vasta piantagione di noci realizzata nelle campagne di Tuturano.

Le indagini avevano permesso di cogliere i momenti in cui la vittima aveva effettuato le dazioni di denaro in favore del clan per un totale di 1.800 euro.

La misura cautelare è stata eseguita nelle carceri di Catanzaro e Rovigo dove gli indagati sono già detenuti.

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