«Sono diventato cittadino di una città meravigliosa, che adesso verrebbe definita resiliente, ma io direi resistente». Così il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine del conferimento della cittadinanza onoraria di Mesagne che ha ricevuto oggi, insieme al magistrato Antonio De Donno, per il suo impegno nella lotta alla mafia.
Mesagne, ha affermato Emiliano, «ha resistito straordinariamente accanto a tutte le istituzioni e, come spesso avviene, ha maturato l’esperienza, la fantasia, anche l’intelligenza di diventare una grande città protagonista dello sviluppo economico, turistico e culturale della Regione Puglia».
Il governatore pugliese si è detto «orgoglioso di essere da oggi anche mesagnese, oltre che cittadino di Campi Salentina, che aveva anch’essa un significato particolare nel mio lavoro di un tempo, con riferimento alla Sacra Corona Unita. Mettere insieme Mesagne e Campi Salentina – ha proseguito -, in questo momento, è motivo di orgoglio e di fedeltà al giuramento che nella mia vita ho fatto tre volte alla Costituzione della Repubblica Italiana».
La cerimonia di consegna del riconoscimento a Emiliano e De Donno si è svolta nell’auditorium “Bardaro” nel castello normanno svevo, durante una seduta del consiglio comunale convocato in sessione straordinaria e in seduta pubblica.
Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Mesagne e presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli, il presidente del tribunale di Brindisi Vincenzo Scardia, l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati, le autorità civili e militari.
«L’amministrazione di Toni Matarrelli a Mesagne – ha aggiunto il presidente Emiliano – prosegue un lavoro straordinario svolto da sindaci e amministratori perbene che, alle volte senza neanche l’adeguata difesa, hanno coraggiosamente cambiato la storia di questa città. Essere mesagnesi significa anche provare l’orgoglio di avere cambiato il proprio destino in meglio. E questo è motivo di grande felicità per tutti noi», ha concluso.