Avrebbe preteso che una consulente del lavoro formalizzasse un contratto a cui non aveva titolo e, al rifiuto della professionista, l’avrebbe più volte minacciata di morte, arrivando a danneggiare il suo studio.
I fatti sono accaduti a Francavilla Fontana, nel Brindisino, tra metà settembre e i primi giorni di novembre. Il presunto responsabile, un 20enne di origine gambiana, è stato ora arrestato dai carabinieri della locale stazione.
Stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il primo episodio si sarebbe verificato il 16 settembre scorso. Il giovane sarebbe andato nello studio della consulente e l’avrebbe minacciata più volte di morte, anche in presenza dei carabinieri intervenuti sul posto. Il 30 settembre, poi, il 20enne sarebbe tornato, questa volta armato di un martello con cui avrebbe danneggiato la porta e la vetrina. Avrebbe inoltre cosparso l’ingresso della studio e il marciapiede di liquido infiammabile con l’intenzione di appiccare il fuoco con un accendino. A bloccarlo sono stati alcuni passanti.
Il 5 novembre, infine, la terza “visita” del 20enne nello studio della consulente. Qui, rivolgendosi a una collaboratrice della professionista, avrebbe urlato parole come «Uccidere, uccidere».
Le condotte di molestia e minaccia del giovane, spiegano i carabinieri in una nota, «hanno causato alla vittima un perdurante e grave stato d’ansia e paura, costringendola a mutare le proprie abitudini di vita».
Il 20enne, su disposizione del gip del Tribunale di Brindisi che ha accolto la richiesta della locale Procura della Repubblica, è stato arrestato e condotto in carcere con le accuse di tentata estorsione aggravata e atti persecutori.