Giornata drammatica ma a lieto fine quella di sabato 21 giugno 2025 sul litorale del consorzio Rosa Marina, colpito da una violenta mareggiata che ha messo in pericolo numerosi bagnanti. In sole poche ore, i bagnini in servizio presso i lidi Rodos, Lambertiana e Capanno sono intervenuti ben nove volte, riuscendo a mettere in salvo 14 persone in difficoltà tra le onde.
Momenti di paura
Il momento più critico si è verificato nei pressi del boschetto, dove un anziano è stato trascinato dalla risacca verso gli scogli, rischiando la vita. A lanciarsi per primo in acqua è stato Antonio Zollo, bagnino della spiaggia libera, che ha tentato di trarre in salvo l’uomo ma è rimasto a sua volta intrappolato dalla corrente. Provvidenziale l’intervento di Andrea Nardelli e Giuseppe Leone, colleghi del lido Rodos, che si sono tuffati per aiutare Zollo e completare il salvataggio.
Il crollo
I tre bagnini, esausti e stremati, sono crollati fisicamente subito dopo il recupero dell’uomo, venendo soccorsi da alcuni medici presenti in spiaggia. Dopo pochi minuti di assistenza sono riusciti, con straordinario senso del dovere, a riprendere servizio e continuare a prestare soccorso per il resto della giornata.
Il pattugliamento
A seguito dell’emergenza, è stato attivato un pattugliamento straordinario su tutto il tratto costiero interessato, coinvolgendo anche il personale tecnico e gli attrezzisti, con l’obiettivo di impedire ulteriori ingressi in mare e prevenire nuovi rischi. Dell’accaduto è stata informata la Capitaneria di Porto, che segue da vicino l’evolversi della situazione.
La prevenzione
Il drammatico episodio di Rosa Marina si inserisce purtroppo in un quadro preoccupante che ha caratterizzato l’intera stagione balneare del 2024 in Puglia, segnata da numerosi casi di incidenti e pericoli in mare. Solo lo scorso anno, tra il Gargano e il Salento, si sono registrati diversi interventi d’emergenza: più di 30 salvataggi in situazioni di mare agitato, almeno cinque casi gravi di annegamento sfiorato e due decessi, entrambi avvenuti in condizioni di balneazione vietata. Necessario quindi potenziare la prevenzione, rafforzare l’informazione ai bagnanti e rispettare scrupolosamente i segnali di pericolo. I bagnini continuano a rappresentare una prima linea silenziosa a tutela della vita umana in mare. Ma la sicurezza è una responsabilità collettiva, che inizia con il buon senso di chi sceglie quando e dove entrare in acqua.