Brindisi torna a fare i conti con le ombre della criminalità organizzata. Dopo l’incendio doloso che, nei giorni scorsi, ha distrutto l’auto dell’amministratrice della Multiservizi, Rossana Palladino, la Prefettura ha convocato d’urgenza una riunione di coordinamento delle forze di polizia e ha annunciato che riunirà il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
La denuncia delle zone grigie
Solo pochi giorni fa, Rossana Palladino aveva denunciato pubblicamente una serie di gravi irregolarità all’interno della Bms, per le quali ha già presentato formale esposto alla Procura.
Tra le criticità segnalate figurano: l’esistenza di un amministratore “occulto” accanto a quello ufficialmente nominato; presunti casi di dipendenti che, dopo aver sporto denuncia, sarebbero stati relegati in uffici disagevoli e marginali; la presenza di lavoratori che avrebbero beneficiato di protezioni politiche, oltre ad altre situazioni ora al vaglio degli inquirenti. Poi, nella notte di sabato, l’atto intimidatorio in piena regola. Un segnale che conferma come la provincia, pur tra crescita economica e fermento culturale, continui a patire i problemi endemici legati alla presenza radicata della Sacra Corona Unita, capace ancora di inquinare il tessuto sociale e minacciare chi ricopre ruoli di responsabilità nella gestione della cosa pubblica.
Gli episodi
Quello dell’incendio all’auto di Palladino non è un caso isolato: la provincia di Brindisi registra continui interventi dei Vigili del Fuoco su auto che “misteriosamente” vanno a fuoco nelle ore notturne. Da inizio 2025 sono oltre 20 i casi, di cui alcuni di chiara matrice dolosa: basti pensare alle fiamme che hanno avvolto ben due auto, in due momenti diversi, di un avvocato di San Pietro Vernotico, o alle due vetture di servizio della Polizia Locale di Oria distrutte.
«Ma intanto alla questura di Brindisi arriverà un solo poliziotto dei nuovi 1153 che hanno prestato giuramento: prenderà servizio il 1° settembre nella stradale – commenta caustico il segretario provinciale del Siap (Sindacato italiano appartenenti polizia di Stato) Cosimo Sorino – C’è pochissima attenzione alla provincia di Brindisi, al contrario di Lecce che è meglio rappresentata politicamente. Dopo il G7 ci saremmo aspettati molto di più, e invece gli agenti sono sempre meno. Oltretutto stiamo perdendo la memoria storica: le nuove leve non conoscono bene questo territorio e probabilmente non riconoscerebbero un Buccarella (ndr famoso boss della Scu di Tuturano ritornato di recente in semilibertà) qualora se lo trovassero davanti agli occhi».
Non solo incendi
Basta allargare il raggio delle tipologie di crimini per rendersi conto delle dinamiche che imperversano: a marzo ha fatto scalpore l’attentato ai danni del negozio “Punto Luce” di San Vito dei Normanni, meno di un mese fa l’attacco in pieno giorno a un furgone portavalori, da cui sono stati rapinati 40mila euro in contanti a San Pietro Vernotico. «Tutti questi episodi – conclude Sorino – sono il segno di un tessuto sociale che è refrattario alle regole e crede che gli interessi suoi privati siano prioritari rispetto a quelli pubblici.
Ora a noi tocca sperare che il commissariato a San Pietro Vernotico apra il prima possibile perché da quando l’abbiamo annunciato è passato già un anno».
