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Ceglie Messapica, un corteo pro Palestina durante una kermesse politica con Salvini e Tajani

Quasi in contemporanea con l'inaugurazione della kermesse politica "La piazza", organizzata da Affaritaliani.it, con la partecipazione dei vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, a Ceglie Messapica si terrà una manifestazione pro Palestina. L'appuntamento è per giovedì 28 agosto, alle 19, con partenza da piazza della Repubblica, a circa un chilometro da piazza Plebiscito, dove saranno…
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(Foto LaPresse)

Quasi in contemporanea con l’inaugurazione della kermesse politica “La piazza”, organizzata da Affaritaliani.it, con la partecipazione dei vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, a Ceglie Messapica si terrà una manifestazione pro Palestina.

L’appuntamento è per giovedì 28 agosto, alle 19, con partenza da piazza della Repubblica, a circa un chilometro da piazza Plebiscito, dove saranno presenti i ministri del Governo Meloni.

La manifestazione è organizzata dal “Comitato contro il genocidio del popolo palestinese, contro il riarmo, per la pace” di Brindisi e, è spiegato in una nota, si tratta di una «protesta contro il governo Meloni e i suoi ministri, che si fregiano di rappresentare gli interessi e i confini della “nazione” Italia, mentre in realtà sono al servizio degli Usa, della Nato e di Israele».

Il Comitato per la Palestina sottolinea che «il Governo Meloni, al pari della quasi totalità dei governi occidentali, gli Usa in testa, non ha interrotto con Israele i rapporti diplomatici, militari, non ha sospeso i trattati in essere, fornisce armi e tecnologie militari. Blatera – attaccano dal Comitato – la soluzione dei due Stati, in assenza di alcuna azione concreta, e per pura propaganda, invia aerei C130 per lanciare aiuti sulle macerie della Striscia di Gaza e finge di aiutare qualche centinaia di bambini di Gaza nelle strutture sanitarie italiane, mentre almeno 20.000 bambini palestinesi sono stati uccisi».

Gli attivisti pro Palestina chiamano «questo governo a rendere conto in ogni sede, in ogni piazza del nostro paese di queste nefandezze e pretendiamo il rispetto della Costituzione italiana nella politica estera (art. 11 ripudia la guerra); del diritto internazionale, della difesa dei diritti umani e l’autodeterminazione dei popoli».

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