Carlo Legrottaglie è «un collega che stava facendo le ultime ore di lavoro perché il 5 luglio sarebbe andato in pensione. Credo che in questo momento la cosa importante è la dimostrazione che un servitore dello Stato, a pochi giorni dalla pensione, non ha esitato a fare il suo dovere fino alla fine». Lo ha detto il vice comandante generale dei carabinieri, Marco Minicucci, parlando con i giornalisti dell’intervento dei militari a Francavilla Fontana, dove è morto il brigadiere capo Legrottaglie, ucciso da uno dei due malviventi in fuga, il 59enne pregiudicato Michele Mastropietro, deceduto anch’egli a seguito di un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine.
Minicucci ha ricostruito l’accaduto: «C’è stato un inseguimento – ha spiegato perché» i malviventi «non si sono fermati all’alt dei carabinieri. La rapina, se c’è stata, non è in questo momento collegata con questo intervento. La pattuglia è intervenuta perché ha visto l’altra auto fare una inversione sospetta. Tutto il resto dei collegamenti riguardano le indagini».
Per il vice comandante generale dei carabinieri è «la storia che si ripete tutti i giorni dove gli appartenenti alle forze di polizia, indipendentemente dal colore della casacca, non esitano a dare sicurezza ai cittadini mettendo a rischio la propria vita. E questo è un classico esempio. Ora quello che a noi interessa – conclude – è la famiglia della vittima».