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Brindisi Cronaca

Brindisi, un medico dell’Asl avrebbe lucrato sulle visite a domicilio: accertamenti dei Nas

Da alcuni anni un medico, specialista ambulatoriale dell’Asl Brindisi, avrebbe lucrato sulle visite domiciliari, incassando fino a 2.700 euro in un solo giorno. È quanto starebbero accertando i Nas di Taranto che hanno avviato le verifiche a seguito di dettagliate segnalazioni finite anche al vaglio della Procura generale della Corte dei Conti di Bari.

Stando a quanto si apprende, il professionista avrebbe annotato sulle apposite schede delle visite domiciliari un numero elevato di prestazioni sanitarie, molte delle quali sarebbero state dichiarate al doppio e non come singoli trattamenti.

Da quanto emerso dalle schede presentate all’incasso e pagate dall’Asl, il medico, oltre a percepire la tariffa di accesso al domicilio del paziente di 29,99 euro, avrebbe intascato 9,99 euro per ogni singola successiva prestazione, fino a un numero massimo di circa 25 per ogni accesso domiciliare della durata di un’ora. In tal caso, il guadagno stimato per un solo accesso sarebbe di circa 250 euro che, moltiplicato per dieci accessi, raggiungerebbe anche i 2.500 euro quotidiani.

Il medico avrebbe ha un contratto di 38 ore settimanali, di cui 16 da dedicare alle attività domiciliari fissate il lunedì e il giovedì.

Stando alle segnalazioni, lo specialista avrebbe intascato compensi annui intorno ai 180mila euro, tra introiti delle visite domiciliari e stipendi da circa 5.700 euro lordi al mese.

Il verbale di richiesta di informazioni e documenti presentato dai Nas alla direzione strategica dell’Asl, sarebbe stato girato dal direttore sanitario al professionista oggetto di accertamenti. Iniziativa che potrebbe compromettere l’esito delle indagini.

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