Una sentenza del Tribunale di Brindisi sta facendo discutere e suscitando reazioni positive da parte delle associazioni a tutela dei padri separati. Il caso riguarda la separazione di una coppia, in cui il giudice ha stabilito che la moglie dovrà lasciare la casa coniugale, di sua proprietà, all’ex marito e versare un assegno di mantenimento alla figlia, studentessa universitaria, che vive con il padre.
La decisione, che ribalta i tradizionali schemi delle sentenze di separazione, è stata accolta con favore dall’associazione Codici, da anni impegnata nell’assistenza ai padri separati. «Siamo abituati a sentenze a senso unico, che guardano solo alle madri – ha dichiarato Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – ma in questo caso c’è stato un colpo di scena».
Tra le motivazioni della sentenza, la violazione dei doveri coniugali da parte della donna, dovuta ad una relazione extraconiugale che ha portato alla separazione, e il clima familiare sereno che si registra quando padre e figlia vivono insieme. «Speriamo sia l’inizio di una nuova giustizia – ha aggiunto Giacomelli – finalmente attenta agli interessi e ai diritti di tutti i soggetti coinvolti».