Quasi 2.300 profumi contenenti Lilial, una sostanza vietata in quanto cancerogena, sono stati sequestrati nel porto di Brindisi dalla Guardia di finanza e dai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
I profumi erano a bordo di un autoarticolato proveniente dall’est Europa. Gli operatori lo hanno sottoposto a controllo riscontrando una serie di irregolarità documentali.
L’ispezione è così stata approfondita: sul mezzo c’erano 2.264 tra erogatori e taniche contenenti profumi, alcuni dei quali privi dell’etichetta che ne attestasse la composizione chimica e l’origine.
È stato possibile accertare, poi, la presenza di “b-pert-Butyl-alpha-methylhydrocinnamic aldehyde” (cosiddetta Lilial), sostanza spesso usata nelle imitazioni per la sua componente odorosa floreale, ma vietata in quanto classificata dalla normativa di settore tra quelle cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione.
I profumi sono stati prontamente sequestrati e la vicenda è stata segnalata alla competente autorità giudiziaria.
