È stata ritrovata la Fiat Panda rubata nei giorni scorsi a Brindisi ai due giovani attivisti e poeti di Emergency, Antonio e Leonardo, entrambi 23enni, protagonisti di un tour di presentazioni del loro libro “Il loro grido è la mia voce. Poesie da Gaza”.
La notizia è arrivata nella notte, quando la Polizia ha contattato Antonio per informarlo che l’auto è stata rinvenuta abbandonata nei pressi di un incrocio. Un poliziotto che stava rientrando a casa al termine del suo turno di lavoro avrebbe notato la vettura in una strada adiacente ad un parco giochi e l’avrebbe segnalata alla sala operativa.
Il rientro a Brindisi
In quel momento, Antonio si trovava a Reggio Calabria, dove insieme a Leonardo aveva appena presentato il volume. Nonostante la stanchezza e i chilometri da percorrere, è subito ripartito verso Brindisi per recuperare la vettura, nella speranza che non abbia subito troppi danni e che all’interno ci siano ancora gli effetti personali.
L’indignazione
Il furto dell’auto, avvenuto pochi giorni fa durante una delle tappe del tour brindisino, aveva suscitato indignazione e grande solidarietà, anche per il significato profondo del progetto portato avanti dai due ragazzi. L’appello lanciato da Emergency Brindisi sui social era stato condiviso da tantissimi cittadini, rilanciato dalle testate giornalistiche locali e accolto con un messaggio di vicinanza dal sindaco di Brindisi, che aveva espresso il proprio sostegno a nome dell’intera comunità.
Il ritrovamento dell’auto non cancella il dispiacere per l’accaduto, ma rappresenta una buona notizia e riaccende la speranza di poter rivedere presto Antonio e Leonardo in provincia di Brindisi. Emergency Brindisi auspica infatti una nuova tappa del tour per dare spazio alle loro poesie, che raccontano la sofferenza del popolo palestinese con uno sguardo giovane, sensibile e impegnato.
La solidarietà
Nel frattempo, il collettivo ha voluto ringraziare tutte le persone che in questi giorni hanno dimostrato affetto, offerto aiuto o semplicemente condiviso l’appello. Un gesto di solidarietà concreta che, ancora una volta, mostra il volto più umano della città.