Il Brindisi Football Club è sempre più vicino ai cani del canile comunale. La società biancazzurra ha annunciato un’importante iniziativa per domenica, giorno del delicato match casalingo contro la capolista Casarano. «Domenica 9 febbraio – si legge in un comunicato stampa della società – in occasione della partita tra Brindisi FC e Casarano, lo stadio “Franco Fanuzzi” ospiterà un’importante iniziativa di sensibilizzazione sull’adozione dei cani del canile comunale. Il Brindisi FC, insieme all’associazione “Amici di Trilly 2.0” e alla Lepa, sostiene questa campagna in accordo con il Comune di Brindisi che ne riconosce il valore e l’importanza per la comunità.
Un’occasione per avvicinare la comunità alla realtà del canile e dare visibilità a tanti cani in attesa di una casa, trasformando lo Sport in un momento di condivisione e responsabilità sociale. Il Brindisi FC si unisce a questa causa sostenendo un messaggio di attenzione e rispetto verso gli animali, perché ogni gesto di solidarietà può fare la differenza, dentro e fuori dal campo».
L’adozione di Citro
L’iniziativa arriva proprio dopo l’adozione da parte di Nicola Citro, punta ex Bari ora al Brindisi, di adottare una cagnolina nata e vissuta per ben 17 anni nel canile comunale di Brindisi. La consapevolezza che potesse morire senza mai aver conosciuto l’amore ha spinto il calciatore e sua moglie a compiere questa scelta. In un post su Instagram, Nicola ha condiviso la loro emozionante decisione: «Quando ti abbiamo vista, ci hanno detto che eri nata in canile e lì saresti morta, un ‘cane invisibile’. Quelle parole ci hanno colpito nel profondo. Non potevamo permettere che te ne andassi senza aver provato l’amore. Non sappiamo quanto tempo ci resterà insieme, ma ti promettiamo che ogni giorno sarà vissuto come se fosse l’ultimo, riempiendoti d’amore».
Nicola conclude il suo messaggio con un pensiero profondo. «Ora so qual è un’esperienza che arricchisce l’anima: sei tu, Grace. Sei entrata nella nostra vita per renderci più forti, e noi nella tua per dimostrarti che l’amore esiste».