Un nuovo atto di vandalismo ha colpito il Parco di Punta Penne-Punta del Serrone. Ignoti malviventi hanno forzato il cancello d’ingresso e asportato le palizzate della passerella sospesa, mettendo a repentaglio l’incolumità dei visitatori e deturpando un’area di grande valore naturalistico.
La condanna
Di fronte a questo grave episodio, il Partito Democratico di Brindisi ha espresso la propria ferma condanna, sottolineando come si tratti di un atto inaccettabile che colpisce il cuore del patrimonio ambientale e culturale della città.
«Ancora una volta – scrivono dal partito – ci troviamo di fronte a un grave episodio di vandalismo e di furto ai danni del patrimonio ambientale e culturale del nostro territorio. Atto che, tra l’altro, mette in pericolo i cittadini e i turisti che giornalmente si avventurano a percorrere un’area di grande valore naturalistico».
Un patrimonio a rischio
Il Parco di Punta Penne-Punta del Serrone è un’oasi naturalistica di inestimabile valore, meta di numerosi turisti e cittadini che amano trascorrere del tempo a contatto con la natura. Il furto delle palizzate rappresenta un duro colpo per l’intera comunità, che vede compromessa la fruizione di un bene comune.
Il Pd ha quindi sottolineato l’importanza di potenziare i sistemi di sorveglianza nel parco e nelle aree limitrofe.
«Auspichiamo, inoltre, – aggiungono i dem brindisini – che il recente atto di indirizzo per l’installazione di telecamere nei luoghi di cultura venga integrato, potenziando la videosorveglianza anche ai beni ambientali».
L’appello alle istituzioni
Il Partito Democratico ha rivolto un appello alle istituzioni locali affinché si impegnino a fondo per ripristinare i danni causati dal vandalismo e per intensificare i controlli nel parco. «Su queste azioni – concludono – non possono esserci atteggiamenti ambigui, sottovalutazioni e tentennamenti, perciò serve una chiara condanna da parte delle Istituzioni e di tutte le forze politiche.
Ci auguriamo quindi che il Comune di Brindisi abbia già provveduto a sporgere idonea denuncia e ci appelliamo agli organi di polizia affinché possano individuare subito i responsabili».