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Brindisi, la scuola “Morvillo-Falcone” sarà intitolata anche a Melissa Bassi

Nell’anno del tredicesimo anniversario della morte di Melissa Bassi, la studentessa vittima dell’attentato del 19 maggio 2012, l’istituto superiore “Morvillo- Falcone” cambierà ufficialmente intitolazione ed all’attuale denominazione sarà aggiunto anche il nome dell’ex studentessa.

La scelta

Ieri, la conferenza stampa di presentazione della cerimonia, che avverrà lunedì 19 maggio. «È stata una scelta fortemente voluta dalla comunità educante del Morvillo-Falcone – spiega la dirigente scolastica, Irene Esposito – che ha deciso di recuperare la memoria della ragazza, di conservarne il ricordo e di trasformarlo in azione quotidiana. Abbiamo voluto unire il nome di Melissa a quello di Francesca Laura Morvillo Falcone perché la scuola, come è noto, è presidio di legalità. Un luogo dove si insegna la lotta alla criminalità ed il rispetto verso gli altri. Il sindaco e l’assessore Saponaro ci sono stati accanto nell’iter».

Il procedimento

Per cambiare denominazione alle strutture esiste una istruttoria particolare: «Siamo estremamente felici di poter intestare questa scuola anche alla memoria di Melissa Bassi – sostiene il sindaco Giuseppe Marchionna – in questa occasione, abbiamo provveduto, insieme ad Ance, a ristrutturare anche il giardino dedicato a Melissa, che rappresenta molto per la città, dopo gli atti vandalici che purtroppo ci sono stati». Per il presidente della provincia, Toni Matarrelli, «forse anche con un po’ di ritardo si procede giustamente ad intitolare la scuola a Melissa Bassi – sottolinea – un atto dovuto verso questa giovanissima vita spezzata di una ragazza dolcissima che veniva a compiere il suo dovere di studentessa. Abbiamo il dovere di trasmettere messaggi di sicurezza, in un contesto dove purtroppo le istituzioni spingono verso i conflitti».

La storia

Importante questo atto, per i genitori della piccola Melissa: «Questa intitolazione per noi è molto significativa e siamo molto contenti. Ringraziamo la preside», dichiara mamma Rita, visibilmente emozionata, così come papà Massimo. Nel 2012 si era da poco insediato l’allora sindaco Mimmo Consales: «Dissi ai miei colleghi della giunta di riposare sabato e domenica, poi da lunedì si inizia a trottare – ricorda l’ex primo cittadino – in realtà, sabato mattina, invece, ci fu questa tragica vicenda. Ricordo perfettamente che la prima persona che sentì fu l’ex sindaco Mennitti ed insieme venimmo sul luogo della tragedia. Poi, da quel momento, Brindisi è stata per settimane al centro del mondo. Hanno provato anche a far passare questa città come una città mafiosa. In realtà si è trattato di un attentato di un pazzo. Questa tesi noi l’abbiamo sostenuta e difesa in ogni situazione. Il ricordo di Melissa, e la pelle d’oca che mi viene ogni volta che la nomino, è l’abbraccio fraterno con il suo papà e la sua mamma».

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