Doppio soccorso per Sea-Eye 5. In 43 sono stati tratti in salvo nella notte tra sabato e domenica scorsi da un barchino in difficoltà segnalato da Alarm Phone. Poche ore dopo l’equipaggio ha avvistato un’altra barca «inadatta alla navigazione» con 9 persone a bordo. Tra i 52 naufraghi tratti in salvo ci sono tre neonati e due donne incinte.
La nave di soccorso è attualmente in viaggio verso Brindisi, il porto assegnato dalle autorità italiane per lo sbarco dei migranti. «Le persone a bordo ne hanno già passate tante – dice Giovanni Cappa, medico di bordo del Sea-Eye 5 – Il caldo estremo e il moto ondoso sono molto difficili da affrontare, soprattutto per i neonati e le donne incinte. Sarebbe così facile alleviare le loro sofferenze permettendoci di dirigerci verso un porto sicuro più vicino il più rapidamente possibile».
«Le forniture di acqua potabile stanno diventando sempre più scarse», spiegano da Sea Eye. L’equipaggio ha già chiesto due volte alle autorità italiane di assegnare un porto più vicino, ma «entrambe le richieste sono rimaste infruttuose». «Queste persone – dice Gorden Isler, presidente di Sea-Eye e. V. – hanno già sperimentato l’inimmaginabile. Si tratta di disgustosi giochi di potere politici e di comportamenti disumani e assolutamente inaccettabili, portati avanti a spese di persone che hanno già dovuto lasciare tutto alle spalle nella speranza di un futuro migliore, ben sapendo che il tentativo potrebbe costare loro la vita».