Ancora nel mirino la sanità pubblica provinciale. Il Piano di fabbisogno del personale della Asl di Brindisi è insufficiente ma, dal momento che è in vigore, bisognerà prestare attenzione alle stabilizzazioni dei precari e dei comandi. È il pensiero della Funzione Pubblica della Cgil Brindisi, a seguito dell’atto deliberato recentemente dalla locale azienda sanitaria.
Il personale
Il sindacato insiste da tempo su un aumento del personale, in una sanità territoriale ormai al collasso, e ritiene che «la definizione del Piano di fabbisogno del personale deliberato dalla Asl sia insufficiente, ma a questo punto diventa imprescindibile che questo piano venga attuato immediatamente, con particolare attenzione alle stabilizzazioni dei precari e dei comandi», si legge nella nota a firma di Francesco Pollasto e Luciano Quarta, rispettivamente coordinatore sanità Fp Cgil e segretario generale Fp Cgil. Per l’organizzazione sindacale, l’aumento del tetto di spesa per il personale, grazie all’utilizzo delle risorse del DM77, non fa altro che coprire una parte di quanto occorrerebbe, quindi insufficiente a recuperare il gap che sconta la provincia brindisina.
Le criticità
Per rispondere alle gravi criticità che affliggono la sanità provinciale, tra cui liste d’attesa sempre più lunghe, mobilità passiva anche intraregionale, carenza di medici e posti letto e reparti chiusi, la Fp Cgil propone di «partire dall’avvio immediato delle procedure di assunzione di nuovo personale, includendo medici, infermieri, operatori socio-sanitari e figure tecniche e amministrative; stabilizzare i lavoratori precari, garantendo loro la continuità lavorativa necessaria per mantenere alta la qualità dei servizi sanitari offerti alla cittadinanza; definitiva assegnazione dei comandi che sono su posti vacanti e, quindi, già incardinati nell’organizzazione del lavoro».
L’urgenza
Il sindacato ribadisce alla direzione generale che «c’è bisogno dell’assoluta tempestività dell’Asl nel perfezionare le stabilizzazioni, nel definire l’assunzione degli aventi diritto ad essere richiamati in servizio e procedere alle assegnazioni definitive da comando ex art. 42bis, per poter affrontare le urgenze e poi iniziare con il piano di assunzioni, scorrendo le graduatorie attive e con i prossimi concorsi, per coprire le carenze di organico, per il bene della comunità brindisina. Siamo consapevoli che questo territorio è ben lontano da un sistema sanitario equo e giusto e che quanto messo in campo non può di certo bastare».