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Brindisi, i migranti saranno trasferiti nel fabbricato confiscato alla mafia. Che sarà del dormitorio?

A breve, i migranti attualmente presenti presso il dormitorio di via Provinciale per San Vito saranno definitivamente spostati a Restinco, in una struttura confiscata alla criminalità organizzata. Bloccati, invece, i lavori di ristrutturazione del bene comunale. Lo ha annunciato l’assessore ai Servizi sociali, Ercole Saponaro, durante la commissione di riferimento, presieduta da Maurizio Colella. Il…
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A breve, i migranti attualmente presenti presso il dormitorio di via Provinciale per San Vito saranno definitivamente spostati a Restinco, in una struttura confiscata alla criminalità organizzata. Bloccati, invece, i lavori di ristrutturazione del bene comunale. Lo ha annunciato l’assessore ai Servizi sociali, Ercole Saponaro, durante la commissione di riferimento, presieduta da Maurizio Colella.

Il dormitorio

L’immobile di via Provinciale per San Vito per anni è stato adibito a dormitorio per migranti, non senza criticità di varia natura, tra disagi di pubblica sicurezza per ospiti andati in escandescenza e pessime condizioni igienico-sanitarie. Oggi, però, l’amministrazione Marchionna ha dato un preciso atto politico: gli ospiti del dormitorio saranno trasferiti in una struttura sequestrata alla criminalità organizzata, nella località di Restinco. Sui tempi di trasferimento: «Il dirigente Falco sta facendo un ottimo lavoro e siamo quasi pronti col bando, in pochi mesi gli ospiti del dormitorio saranno trasferiti», ha dichiarato Saponaro. L’assessore, inoltre, ha fatto sapere che si sta lavorando anche sul futuro dell’immobile di via Provinciale per San Vito: inizialmente si pensava alla riconversione in Casa delle Culture, ma i lavori sono stati bloccati per una più interlocuzione col Ministero.

Le prospettive

Adesso, invece, potrebbero essere ben altre le idee, tra cui non è da escludere quella dell’abbattimento, al fine di liberare uno degli scorci più antichi e suggestivi di Brindisi da una struttura “ingombrante”. Proprio di fronte, infatti, è ubicata la fontana Tancredi, un bene monumentale che si trova sul percorso dell’antica via Traiana, non distante dall’ingresso della città. Fu realizzata per dare la possibilità di abbeverarsi agli animali da trasporto che giungevano a Brindisi, ma anche per permettere l’irrigazione dei campi della zona. Il consigliere indipendente, Salvatore Giannace, ha proposto di adibire l’attuale dormitorio in una struttura per casi di povertà estrema. Difatti, diversi cittadini son costretti a dormire sotto i ponti e cibarsi presso la Caritas o associazioni di volontariato. Per Cesare Mevoli di Fratelli d’Italia, invece, si continua «a massacrare il tessuto cittadino e questa è un’occasione unica per demolire il manufatto». Riccardo Rossi di Bbc/Alleanza Sinistra-Verdi ha posto il problema dei fondi: «Bene che 80 migranti vengano trasferiti a Restinco, ma che fine farà il milione e mezzo destinato al dormitorio per riconvertirlo a Case delle Culture? Si potrebbero spendere quei soldi per riqualificarlo. Per Restinco ci sono già due milioni del Pnrr».

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