Enel ha fatto richiesta per ottenere la concessione della banchina di Costa Morena fino al 31 dicembre 2025. È la novità principale che il dottor Aldo Tanzarella, funzionario dell’Autorità portuale, ha riportato al segretario provinciale del Cobas, Roberto Aprile, durante l’incontro relativo alla vertenza Sir.
«La novità principale è che Enel ha presentato istanza per ottenere la concessione della banchina di Costa Morena per il 2025 – ha dichiarato il sindacalista – questo significa che avremo tempi più lunghi, che ci daranno la possibilità di ragionare meglio sul da farsi. Innanzitutto, la proroga dev’essere legata anche ad un progetto che Enel presenterà al ministero di dismissione delle banchine. Noi abbiamo tempo, ma bisogna capire come coprire i licenziamenti e la cassa integrazione, che dovremmo averla assicurata fino a luglio 2025. Avremo altri problemi da affrontare – ha proseguito Aprile – ma abbiamo più tempo per tentare di risolvere con Enel le opere di dismissione e per parlare di eventuali investimenti. L’ente portuale si riserva di dare una risposta nei prossimi giorni ed il governo, da parte sua, inserirà una clausola indicato il 2025 il termine ultimo entro il quale Enel dovrà presentare obbligatoriamente il piano di dismissione per Cerano. L’Authority solo quando avrà certezza della dismissione potrà bandire una gara per l’utilizzo delle banchine ripulite. Infatti, sembra siano numerose le aziende interessate ad investire».
L’incontro
Intanto, per martedì prossimo il Cobas incontrerà nuovamente il prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale: «In quell’occasione – ha concluso Aprile – completeremo due aspetti: il primo, relativo alla prospettiva di lavoro oggi ed il secondo, circa la possibilità che venga finanziata la cassa integrazione. Interrogheremo gentilmente il prefetto affinché ci dia una mano, così come l’onorevole D’Attis, per capire se la legge di bilancio abbia finanziato la cassa integrazione per cessata attività per l’anno 2025». Da tempo, circa 70 lavoratori della Sir, azienda dell’indotto Enel che si occupa del trasporto del carbone dalla centrale Federico II di Cerano a Costa Morena Est, starebbero percependo uno stipendio di massimo 400 euro, a causa, appunto, della decarbonizzazione. Tale processo rappresenta per Brindisi una svolta epocale, ma la città rischia di scomparire se non si riesce a costruire un nuovo modello di sviluppo. In relazione a quest’ultimo aspetto, è in piedi un tavolo ministeriale per definire un accordo di programma per il capoluogo adriatico.