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Brindisi, è allarme nel rione Casale: «Una persona spara ai gatti con una pistola»

Un volantino giallo scritto in stampatello, senza alcuna firma. Tanto basta per far scattare a Brindisi, più precisamente nel rione Casale, una nuova paura generalizzata per un presunto assassino di gatti.

Il testo

«Una persona pericolosa in queste vie – si legge sul volantino – spara ai gatti con una pistola a piombini, un’arma letale. Numerose sono le segnalazioni e diversi sono i gatti spariti nella zona. Chiunque lo veda lo filmi e lo denunci alle autorità competenti». I fogli gialli affollano da qualche giorno i pali della luce siti alle spalle della sede di Ciccio Riccio. Via Tito Minniti, via Francesco De Pinedo, via Francesco Baracca e via Ferrulli: queste le vie incriminate dov’è in atto una caccia all’uomo.

I volontari

Di gatti e di chi li maltratta, o peggio li uccide, a Brindisi e provincia si parla da mesi. Prima alcune volontarie del territorio hanno lanciato l’allarme su un presunto folle assassino di gatti che, secondo loro, avrebbe torturato sino ad uccidere decine di gatti. Del caso si interessò anche il noto influencer-animalista Enrico Rizzi che organizzò una manifestazione in città a difesa dei felini.

Dopo il clamore mediatico che la vicenda ha scaturito, però, il presunto killer si sarebbe fermato. Il 27 dicembre scorso da Ostuni, invece, giunse una notizia che sconvolse l’Italia intera: un uomo avrebbe sparato ad un gatto con un fucile a piombini da un’auto in corsa. Solo due giorni più tardi un cinquantenne ostunese venne sottoposto a fermo. Lo stesso ha dichiarato la propria estraneità ai fatti. Ma intanto tutti lo additano come colpevole del malsano gesto.

A meno di un mese da tutto questo Brindisi potrebbe ritrovarsi di fronte ad un nuovo assassino di felini. Eppure, in questi casi, è difficile capire se si tratti di psicosi o di una vera e propria “emergenza violenza” contro i tanto amati felini.

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