La Corte d’Assise di Brindisi ha emesso una sentenza di ergastolo nei confronti di Giuseppe Ferrarese, un 28enne ritenuto responsabile dell’omicidio di Giampiero Carvone, un ragazzo di 19 anni ucciso nel settembre 2019 nel quartiere Perrino di Brindisi.
Secondo l’accusa, il movente dell’omicidio sarebbe stato un furto d’auto. Carvone sarebbe stato «punito» da Ferrarese per aver rivelato i nomi dei complici coinvolti nel furto. La Procura aveva chiesto la pena massima, l’ergastolo, per l’omicidio volontario con l’aggravante del metodo mafioso.
La Corte ha accolto la richiesta della Procura, condannando Ferrarese all’ergastolo, con isolamento diurno per sei mesi e interdizione perpetua dai pubblici uffici. È stata esclusa solo l’aggravante della premeditazione.
Un altro imputato, Orlando Carella di 55 anni, accusato di favoreggiamento e intralcio alla giustizia con l’aggravante del metodo mafioso, è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione. Carella avrebbe cercato di indurre la principale testimone a mentire.