Quando ho visto su Instagram le foto di Al Bano con Sophia Loren nella sua casa di Ginevra mi sono un po’ stupito perché non ho mai visto così Sophia, struccata, con le sopracciglia appena rinforzate dal disegno non perfetto, casual, con le sneaker, i pantaloni da casa, un cardigan di lana largo. Una mise che tutti usiamo abitualmente, magari anche fuori, ma lei così non era mai apparsa, così non siamo soliti vederla. Ma poi mi sono detto: le pubblichiamo comunque, perché sono delle foto felici: lei è sorridente ed è con il suo amico Al Bano, si considerano fratelli. La loro è una lunga amicizia che dura da tanti anni.
Poi ho letto un lancio dell’agenzia Ansa da Madrid. In quell’articolo Al Bano diceva: «Erano foto che abbiamo fatto per noi, per la famiglia e non certo per la pubblicazione. Con Sophia c’è una grande amicizia da tempo. Ci vediamo spesso, due o tre volte all’anno. Non abbiamo mai fatto una foto per diffonderla. Per me è un tradimento, mi sento disgustato». Le immagini erano state diffuse da un collezionista di auto svizzero presente all’incontro.
La reazione di Al Bano
Perché avrei pubblicato quelle foto? Perché vedevo Sophia felice, allegra. So che ha passato un lungo periodo non facilissimo: è caduta in casa, a Ginevra, si è rotta una gamba ed è stata un’esperienza terribile. Poi è stata curata e si è rimessa in piedi in un attimo. E poi non dimentichiamo che sua sorella Maria Scicolone ha problemi di salute. Per cui vedendo Sophia così allegra e felice avevo pensato di pubblicare quelle foto. Ma poi la reazione di Al Bano, mi ha fatto desistere e capisco perché Al Bano voglia proteggere una persona come Sophia Loren. Certo è una diva, forse l’unica nostra diva vivente che possa essere considerata tale a livello internazionale, amata in Italia come a Hollywood.
Una donna da proteggere
Al Bano ha un grande rispetto per Sophia perché è veramente una sua grande amica. Quando parlano tra di loro emergono due persone che si vogliono bene e si sostengono. Sulla sua età Sophia la butta sul ridere: «L’età è uno stato d’animo. Vorrei che le mie ginocchia e la mia schiena si sentissero allo stesso modo, perché sono le uniche a ricordarmi che ho la mia età».
L’ironia sull’età
Al Bano mi ha raccontato un momento della sua vita e quel ricordo ancora oggi lo commuove fino alle lacrime: «Quando mia figlia Ylenia scomparve nel 1993 io e Romina partimmo immediatamente per gli Stati Uniti e arrivammo a New Orleans, dove era scomparsa Ylenia. In quei giorni, tutti i giorni, mi telefonava sempre Sophia e mi diceva: “Qualsiasi cosa tu abbia bisogno, qualsiasi persona tu voglia incontrare, ricordati che io negli Stati Uniti conosco tutti e posso arrivare a tutti, tu chiamami e io mi muoverò immediatamente per aiutarti. Ricordati: dico qualsiasi cosa tu abbia bisogno io farò in modo di fartela avere, persone, cose. Tutto”».
Una carezza sul cuore
Capite perché Al Bano è così protettivo verso Donna Sophia? Per noi Sophia Loren è un monumento della nostra cultura, del nostro costume, del nostro grande cinema, quando era ancora grande. Per Al Bano, Sophia Loren è solo Sophia, un’amica che gli è sempre vicina, e quando la sua anima sembrava stracciata dal dolore, quando il suo cuore sembrava destinato a ripiegarsi su se stesso, è arrivata lei ad abbracciare la sua anima, a dargli una carezza sul cuore.