Da ieri Al Bano Carrisi è cittadino onorario di Latiano, paese del Brindisino, lo stesso in cui è nato il beato Bartolo Longo, fondatore del santuario dedicato alla Madonna di Pompei. La cerimonia di conferimento della cittadinanza, proposta dall’associazione culturale L’isola che non c’è, si è svolta questa mattina nella sala Flora di palazzo Imperiali. «Per il prezioso, costante, contributo profuso per avere promosso legami tra il Comune di Latiano e personalità illustri e avere dato l’avvio alle procedure per il riconoscimento storico, culturale, religioso e architettonico alla casa natale di Bartolo Longo, per l’impegno e la determinazione nel percorrere tale obiettivo, condiviso da questa amministrazione», è la motivazione letta nel corso della cerimonia.
La pergamena
All’artista di Cellino San Marco è stata consegnata una pergamena come atto formale della delibera approvata dal consiglio comunale che ha riconosciuto l’impegno nella battaglia per la salvaguardia della casa natale del beato, di cui è stata evitata la vendita a privati. Dopo la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ad Al Bano infatti, è stata scoperta una targa affissa sulla facciata della casa natale del Beato che ricorda come l’immobile sia stato «sottratto alla vendita a privati e restituito alla comunità, grazie all’impegno della associazione culturale L’Isola che non c’è».
Il commento
«Si è speso in maniera importante a che il Comune potesse diventare proprietario dell’immobile in cui Bartolo Longo ha iniziato a vivere», ha commentato il sindaco Mino Maiorano. «Mi auguro che i cittadini di Latiano riescano a fare ancora di più perché altrimenti Bartolo Longo rimarrà nella memoria solo rispetto a quanto ha fatto nella città di Pompei. Questo bene sia davvero per il servizio alla comunità», ha detto Al Bano.