Tutto pronto, a Ostuni, per la quarta edizione di Sherocco Festival, l’evento di cultura queer che animerà il suggestivo Parco archeologico e naturale d’Agnano dal 26 al 29 giugno.
La manifestazione, ideata e organizzata dall’associazione di promozione sociale Fuoriluogo, si conferma un punto di riferimento nel panorama nazionale e internazionale per la promozione dell’inclusione e la lotta contro ogni forma di discriminazione.
La presentazione del Festival, avvenuta stamattina nella sala Di Jeso della Presidenza della Regione Puglia, ha visto la partecipazione di Francesca Vitucci e Rosy Paparella di Sherocco Festival, dell’assessora alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola, il sindaco di Ostuni Angelo Pomes, il presidente del Museo di Ostuni Giuseppe Abbracciavento e, in collegamento video, Vladimir Luxuria.
Un programma ricco tra formazione e intrattenimento
Il Festival offrirà quattro giorni di eventi multidisciplinari, con un programma che spazia tra spettacoli, musica, reading, laboratori, talk e la Sherocco Academy, una summer school dedicata alle culture Lgbtqia+ e agli studi di genere. L’obiettivo è promuovere il benessere e l’inclusione della comunità Lgbtqia+ attraverso l’arte, lo spettacolo dal vivo, la cultura e la formazione.
L’assessora Viviana Matrangola ha sottolineato l’impegno della Regione Puglia nel contrasto ai pregiudizi basati sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, citando la legge regionale contro l’omolesbobitransfobia approvata lo scorso anno e il sostegno a iniziative culturali come Sherocco.
Il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, ha espresso l’orgoglio della città nell’ospitare il festival, evidenziando l’impegno dell’amministrazione per un territorio più inclusivo e annunciando che Ostuni ospiterà il suo primo Pride sabato 28 giugno.
Vladimir Luxuria, ospite del festival, ha definito Sherocco «un festival bellissimo e necessario», sottolineando l’importanza di tali iniziative in un contesto internazionale caratterizzato da conflitti e violazioni dei diritti umani.
Rosy Paparella ha approfondito il programma della Sherocco Academy e dei laboratori, evidenziando l’approccio intersezionale, transfemminista e antirazzista che li caratterizza. Francesca Vitucci ha ringraziato le istituzioni per il supporto, rimarcando il ruolo del festival nel creare reti con realtà locali e nell’attrarre giovani da tutta Italia e dall’estero.
Sherocco Academy: un polo di studi di genere nel Sud Italia
La Sherocco Academy si conferma la prima Summer School italiana sugli studi di genere del Sud Italia, richiamando studiosi, ricercatori e docenti di fama europea, insieme a studenti e ricercatori da diverse università italiane ed europee.
Il coordinamento scientifico dell’edizione 2025 è affidato alla professoressa Francesca Romana Recchia Luciani dell’Università degli Studi di Bari e a Sara Garbagnoli.
Il programma dell’Academy prevede lezioni su temi cruciali come la filosofia occidentale riscritta, il “white gaze” e l’approccio intersezionale, la storia delle lotte dei gruppi minoritari e l’uscita dall’eterosessualità.
Laboratori e spettacoli: un’esperienza a 360 gradi
Il festival offrirà anche una ricca sezione laboratoriale, in connessione con l’Academy, per approfondire temi e linguaggi legati al pensiero queer meridionale. Tra gli appuntamenti, un’assemblea per un’utopia queer e transfemminista del Meridione e laboratori sull’archivio lesbico e l’autorappresentazione.
Ogni sera, il Village allestito nel parco archeologico ospiterà concerti, reading, performance teatrali e momenti di intrattenimento musicale. Tra gli eventi più attesi, il reading di Sacro Queer con Nichi Vendola e Nicole De Leo, la proiezione del documentario Quir – A Palermo Love Story di Nicola Bellucci, e la performance Transixty di Vladimir Luxuria che racconterà i suoi sessant’anni attraverso aneddoti e musica. Il festival si concluderà con lo spettacolo Demetra, oltrenatura e l’esibizione delle Karma B.
