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Brindisi Cronaca

Incendio distrugge l’auto del sindaco di Oria, D’Attis: «Presto il ministro Piantedosi in Puglia»

«Ho sentito il ministro Piantedosi che mi ha confermato la sua disponibilità a presiedere presto i Comitati per l’ordine e la sicurezza nella nostra regione». Lo annuncia il segretario regionale pugliese di Forza Italia e vicepresidente della Commissione Antimafia, Mauro D’Attis, commentando quanto accaduto nella notte a Oria dove l’auto del sindaco Cosimo Ferretti è stata distrutta in un incendio.

L’episodio, scrive il deputato pugliese «è l’ultimo di una serie di atti gravi contro cui lo Stato risponderà con determinazione». La Commissione Antimafia, prosegue, «sta calendarizzando» la visita di Piantedosi «nelle Direzioni distrettuali antimafia di Bari e Lecce».

D’Attis, infine, esprime «la mia solidarietà al sindaco» e assicura che iniziative come la presenza di Piantedosi in Puglia «serviranno a dare un segnale forte alla criminalità».

Leoci: «Un segnale inquietante»

La notizia dell’incendio dell’auto di Ferretti «è motivo di profonda indignazione e di grande preoccupazione per tutti noi», afferma il capogruppo di “Con” nel Consiglio regionale della Puglia, Alessandro Leoci. «Un atto così grave non può essere derubricato a semplice fatto di cronaca – aggiunge -: siamo di fronte a un gesto che appare chiaramente come un tentativo di intimidazione nei confronti di chi rappresenta le istituzioni democratiche, un segnale inquietante che deve essere respinto con forza e senza ambiguità».

Leoci esprime «la mia più sincera solidarietà al sindaco Ferretti, alla sua famiglia e all’intera comunità oritana, che oggi si trova nuovamente a fare i conti con un episodio che mina il senso di sicurezza e rischia di alimentare paura e sfiducia». Il capogruppo di “Con” ricorda, infine, «che questo episodio segue di pochi mesi l’altro gravissimo atto intimidatorio del 25 marzo scorso, quando due auto della polizia locale furono incendiate davanti al municipio di Oria» e sottolinea che «non va trascurato che solo poche settimane fa, ad agosto, un ordigno è stato rinvenuto nei pressi dello studio professionale del sindaco di Ostuni, Angelo Pomes: un episodio altrettanto inquietante che conferma come, purtroppo, si stia assistendo a una serie di segnali preoccupanti che colpiscono i rappresentanti delle istituzioni locali nel nostro territorio».

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