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25 aprile a Brindisi, il prefetto Carnevale: «Un esempio vivo. L’obiettivo più grande: la libertà»

«Il 25 aprile non è soltanto una data storica, un punto fermo nei nostri calendari. È una cerniera morale, un confine netto tra ciò che è stato e ciò che ha cominciato a essere». Con queste parole il prefetto Luigi Carnevale ha aperto il proprio discorso in occasione della solenne cerimonia commemorativa dell’80° Anniversario della…
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«Il 25 aprile non è soltanto una data storica, un punto fermo nei nostri calendari. È una cerniera morale, un confine netto tra ciò che è stato e ciò che ha cominciato a essere». Con queste parole il prefetto Luigi Carnevale ha aperto il proprio discorso in occasione della solenne cerimonia commemorativa dell’80° Anniversario della Liberazione, organizzata dalla Prefettura, in collaborazione con il Comune di Brindisi e la Brigata Marina San Marco.

Hanno preso parte le massime Autorità militari, civili e religiose, le organizzazioni sindacali e datoriali, del volontariato, delle associazioni d’Arma e partigiane nonché una significativa rappresentanza studentesca.

Dopo la lettura del messaggio del Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Prefetto – accompagnato dal Sindaco di Brindisi, dal Presidente della Provincia e dal Comandante della Brigata San Marco – ha reso omaggio al Monumento ai caduti con la deposizione della Corona.

Nel corso della cerimonia hanno preso la parola il Prefetto ed il Sindaco del Comune capoluogo che hanno rievocato i valori di libertà e pace, celebrati nella giornata odierna.

Quei valori di cui il Prefetto ha tenuto a sottolineare siano sempre stati al centro dell’insegnamento di Papa Francesco, vero e proprio pontefice di Pace che, fino all’ultimo giorno del suo pontificato, ha levato la voce contro ogni forma di violenza e sopraffazione e si è speso senza riserve per i popoli oppressi, per gli ultimi, per i poveri, per gli invisibili.

Il Prefetto ha invitato infine tutti i presenti a rinsaldare il patto di memoria e di gratitudine verso chi ha combattuto per la nostra libertà, per la giustizia, per la democrazia ed ha auspicato che i valori conquistati con grande sacrificio da chi ci ha preceduto e scolpiti oggi nella Carta Costituzionale, vengano fatti propri, custoditi e rinnovati quotidianamente dalle giovani generazioni: «Non possiamo lasciare loro solo il racconto, dobbiamo lasciare l’esempio. Un esempio vivo, ispirato da chi ha lottato senza timore, pur sapendo di poter pagare il prezzo più alto per l’obiettivo più grande: la libertà».

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