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Usura ed estorsione, 4 arresti in Puglia. Le minacce agli imprenditori: «Se non paghi ti veniamo a prendere» – VIDEO

«Se non paghi ti veniamo a prendere sotto casa». È il tenore delle minacce che alcuni imprenditori subivano da quattro persone, arrestate dai finanzieri del comando provinciale di Bari, su delega della Procura di Trani, con l’accusa di usura aggravata, estorsione, riciclaggio, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e abusiva attività finanziaria.

Tre degli indagati sono finiti in carcere mentre il quarto è stato posto agli arresti domiciliari. I quattro, secondo l’accusa, farebbero parte di una “rete” di usurai che avrebbero concesso prestiti per un importo complessivo di circa 600mila euro.

Le indagini sono partite dopo che un’imprenditrice in gravi difficoltà economiche, stanca delle continue vessazioni, aveva denunciato di essere stata vittima di usura e di aver subito gravi minacce da parte di una persona di Terlizzi che agiva per conto dei veri usurai, due fratelli di Trani.

Le indagini – condotte dal luglio del 2023 attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, perquisizioni, pedinamenti e ascolto di persone informate dei fatti – hanno consentito di ricostruire quanto sarebbe accaduto.

Secondo l’accusa i presunti usurai, tra febbraio del 2021 e marzo del 2023, avrebbero prestato denaro all’imprenditrice con tassi annui tra il 70 e più del mille percento. Nel mirino degli indagati sarebbero finiti anche altri imprenditori a cui venivano imposti interessi annui fino al 360%.

Gli usurai, come emerso dalle indagini, pur di vedersi restituire le somme prestate avrebbero costretto le proprie vittime a pagare anche ricorrendo a violenze e minacce psicologiche, con frasi del tipo: «Se non paghi ti veniamo a prendere sotto casa»; «Oh balenga! Ma lo dobbiamo sistemare sto fatto?! Scimunita! Si o no?! Che sennò vediamo diversamente di sistemare sto fatto…»; «Questi soggetti sono pericolosi. Con questi soggetti non si scherza. Non sai cosa ti può succedere»; «…Chiudiamo, sennò passi i guai tu e passo i guai io! Maledizione a me che mi sono messo in mezzo a questa storia»; «[…] quelli sono collegati con i cerignolesi… i cerignolesi sono una … non dimenticherò mai quando mi è successo a me di avere a che fare con i cerignolesi».

Nel corso delle indagini è stata inoltre accertata la sistematica sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte da parte dei soci di diritto e di fatto di una società, attiva nel settore calzaturiero, che gli indagati avrebbero utilizzato al fine di dare una parvenza legale all’attività creditizia, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Oltre ai quattro arresti, i finanzieri hanno anche sequestrato beni per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro, ritenuti profitto dei reati di usura, sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte e riciclaggio, nei confronti di 12 indagati e di una delle società coinvolte nel meccanismo illecito.

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