Mentre continua la raccolta firme per protestare contro il caro bollette, domani la Confesercenti Bat è stata convocata dalla Prefettura di Barletta, dove si farà portavoce delle attività commerciali e delle famiglie.
Il presidente, Palmino Canfora, il direttore, Mario Landriscina, di Confesercenti provinciale Bat e il responsabile Fiepet Confesercenti provinciale Bat, Francesco Petruzzelli, hanno chiesto e ottenuto un incontro per sottoporre alla sua attenzione il documento “Stop al caro bollette” riportante alcune proposte di breve e medio termine per prevenire l’aggravarsi della situazione ed evitare la chiusura di tantissime aziende.
Nel documento si propone di: estendere anche alle piccole e piccolissime imprese il credito d’imposta per l’energia elettrica (imprese con potenza minore di 16,5 kwh); aumentare le percentuali del credito d’imposta almeno fino al doppio (da 15 a 30 e da 25 a 50% per il gas, prorogando tali interventi almeno fino a fine anno, se non oltre; incentivi per investimenti nella diversificazione delle fonti energetiche con un bonus del 110% a favore di chi può rendersi autonomo nella produzione di energia pulita; azzeramento degli oneri di sistema e dell’Iva sulle bollette di luce e gas e sui generi di prima necessità, anche per utenze domestiche.
Le proposte sono state avanzate in seguito agli aumenti spropositati delle bollette di luce dal 2021 al 2022 (si parla di triplicazioni di costi) maggiori di quanto stimato a livello nazionale, ma anche come conseguenza dell’improrogabile decisione di provvedere a una serie di licenziamenti per poter tamponare quanto più possibile la grave crisi economico-finanziaria in atto. A questo, vanno aggiunte le pressanti richieste sulla inderogabilità della tassazione sulle speculazioni finanziarie e degli extraprofitti delle compagnie energetiche prodotte negli ultimi mesi e delle motivazioni per le quali non si è ancora intervenuto sui mancati versamenti delle tassazioni minime previste per esse dal Governo Draghi. Somme che potrebbero concorrere a mitigare le maggiori spese sostenute fin qui dalle micro-piccole imprese. Infine, la possibilità di intervenire anche attraverso la concessione di nuove misure creditizie garantite dai Fondi Medio Credito Centrale, con una parte di almeno il 40% a fondo perduto.
L’incontro tematico è finalizzato a far sì che la prefetta Rossana Riflesso possa informare formalmente il Governo su quanto sta accadendo e contestualmente richiedere interventi a breve e medio termine.
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Di Redazione18 Novembre 2024