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Trinitapoli, 3 tentativi di furto in chiesa e un colpo a segno: rubate le offerte dei fedeli. Il parroco: «Ho paura»

A Trinitapoli, la Chiesa dell'Immacolata è finita nel mirino dei malintenzionati con tre tentativi di furto e un colpo andato a segno negli ultimi venti giorni. La vittima, fra Francesco Milillo, parroco della chiesa, ha denunciato il furto del suo zaino contenente una cospicua somma frutto delle donazioni dei fedeli. «Non chiuderò le porte della…
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A Trinitapoli, la Chiesa dell’Immacolata è finita nel mirino dei malintenzionati con tre tentativi di furto e un colpo andato a segno negli ultimi venti giorni. La vittima, fra Francesco Milillo, parroco della chiesa, ha denunciato il furto del suo zaino contenente una cospicua somma frutto delle donazioni dei fedeli.

«Non chiuderò le porte della chiesa perché è un luogo di preghiera e conforto, ma confesso di essere molto preoccupato», ha dichiarato fra Francesco Milillo, parroco francescano.

L’episodio più grave è avvenuto domenica scorsa, in pieno giorno, mentre era in corso la sagra del dolce nel cortile della chiesa. I ladri hanno approfittato della confusione per introdursi nell’ufficio parrocchiale, la cui porta era aperta, e rubare lo zaino del frate. All’interno erano custodite le offerte dei parrocchiani, oltre a documenti e una carta di credito.

Le offerte dei poveri e il sospetto di un colpo pianificato

Il rammarico di fra Francesco è rivolto soprattutto ai suoi fedeli: «Sono rammaricato per loro: quelle offerte sono frutto di sacrificio. Chi dona cinque, dieci, venti euro alla parrocchia toglie dalla propria tavola», ha sostenuto il frate, evidenziando il valore etico delle somme sottratte.

Il furto è stato scoperto quando sul cellulare del parroco sono arrivate le notifiche della banca che segnalavano «pagamenti continuativi eseguiti in una tabaccheria di Margherita di Savoia», presumibilmente per scommesse o macchinette.

Fra Francesco Milillo non ha dubbi sulla premeditazione: «I tentativi e poi il furto sono avvenuti sempre quando c’erano in parrocchia feste o raccolte fondi, com’è accaduto il 5 ottobre, quando abbiamo deciso di racimolare offerte per i bimbi di Gaza».

Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri, che hanno raccolto la denuncia del parroco. Nonostante la paura, il frate ha ribadito la sua scelta di non chiudere la chiesa: «Non posso vietare l’ingresso a chi cerca aiuto in Dio», anche se si vedrà costretto a installare un sistema di videosorveglianza.

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