Cinque mesi e 15 giorni di reclusione, convertiti in una multa di 2000 euro. Questa la condanna inflitta dal tribunale di Trani a un insegnante di sostegno di una scuola media del nord Barese, accusato di aver abusato dei mezzi di correzione nei confronti di un alunno autistico.
Secondo l’accusa, l’insegnante avrebbe «in più occasioni» tirato le orecchie, pizzicato le braccia e una volta avrebbe anche schiaffeggiato il bambino, causandogli crisi di pianto. Gli episodi sarebbero avvenuti nel 2023 e sarebbero stati denunciati dalla madre della vittima.
Il reato contestato all’insegnante è quello di abuso dei mezzi di correzione, aggravato dalla minorata difesa del bambino, affetto da disturbo dello spettro autistico di livello 1 e disturbo da attenzione e iperattività, e dall’abuso di potere derivante dal suo ruolo di educatore.
La sentenza di condanna è stata emessa con decreto penale, una procedura semplificata che prevede una pena pecuniaria o una pena detentiva non superiore a sei mesi.