Prima gli insulti e poi le minacce. A Trani, gruppi di adolescenti che si riuniscono per le vie cittadine si rendono protagonisti di atti intimidatori e violenti contro i passanti, seminando il panico.
L’ultimo caso si è verificato martedì sera. A finire nel mirino della banda è stato Francesco Pansitta. L’uomo, titolare di un bar nelle vicinanze della stazione ferroviaria della città, rientrando a casa, è stato preso di mira da un gruppo composto da quattro ragazzi.
La testimonianza
«Era già capitato altre volte – racconta Pansitta – ma l’altra sera, oltre alle parolacce e al lancio di oggetti di ogni tipo, sono arrivate anche le minacce». A quel punto, l’uomo ha deciso di riprendere la scena con il suo telefonino. «La loro prima reazione è stata quella di coprirsi il volto con i cappucci delle giacche – spiega – poi, però, poco dopo, mi hanno raggiunto a bordo delle loro moto per proseguire con gli insulti. La situazione è davvero insostenibile».
Le reazioni
La denuncia pubblica di Pansitta ha scatenato una serie di reazioni e commenti che confermano come non si tratti di un caso isolato.
Molti cittadini sui social stanno infatti raccontando le proprie esperienze, dando voce a un malcontento diffuso e a una crescente preoccupazione per la sicurezza pubblica. La situazione, in realtà, riguarda tutta la provincia di Barletta-Andria-Trani.
Le bande
Spesso formate da adolescenti di età compresa tra i 13 e i 18 anni, si concentrano nei centri storici e nelle aree pedonali, specialmente durante i fine settimana e nelle ore serali.
A Barletta e Andria, in particolare, si registrano episodi ricorrenti nelle vicinanze di piazze e parchi, dove i residenti lamentano di trovarsi sempre più spesso in situazioni di disagio. Anche a Bisceglie, negli ultimi giorni sono stati segnalati numerosi casi di aggressioni verbali, insulti pesanti e minacce nei confronti dei passanti.
Le vittime predilette
Questi atti intimidatori sono rivolti spesso verso i più vulnerabili: anziani, famiglie con bambini e giovani. Alcuni cittadini raccontano di essere stati presi di mira senza alcun motivo, bersagliati da parole offensive o, in alcuni casi, addirittura inseguiti o spintonati.
Un problema che sta crescendo tanto nei numeri quanto nella gravità degli episodi, alimentando un clima di paura e diffidenza tra la popolazione. «Viviamo con il timore di subire aggressioni quando, la sera, rientriamo a casa – dicono i residenti della zona 167 di Barletta – la nostra città sta diventando sempre meno sicura».