Il dipinto, autorizzato dalla Soprintendenza ad essere inserito all’interno della cattedrale canosina, sta facendo tanto discutere e le prime conseguenze sono già arrivate.
Dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Archeologica (del quale fa parte, di diritto, anche il sindaco Roberto Morra) si sono dimessi in tre: Raffaella D’Ambra, Michele Manfredi e Luca Zecchillo. I quali hanno motivato la scelta a causa del venir meno del rapporto di fiducia con il comitato direttivo-esecutivo.
La polemica per il dipinto intitolato “Savinus vir dei” dedicato al santo patrono di Canosa di Puglia San Sabino e donato nelle scorse ore alla cattedrale dalla Fondazione Archeologica Canosina, si è scatenata ieri, quando è stata diffusa l’immagine dell’opera realizzata dall’artista Giuseppe Antonio Lomuscio: oltre a San Sabino e San Benedetto, protagonisti della raffigurazione, c’è anche il volto di Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia nonché presidente della Fondazione Archeologica Canosina, che ha finanziato l’opera.
Lo stesso artista ha rivendicato la paternità delle scelte. Nessuno era a conoscenza delle modifiche alla bozza iniziale.