E voi, conoscete davvero chi vi sta vicino ogni giorno? La scena teatrale pugliese si arricchisce di un grande appuntamento, dove le risate si mescolano alla riflessione, e la verità emerge inaspettata tra giochi di celate menzogne e sorprendenti rivelazioni. “Perfetti Sconosciuti”, uno degli spettacoli più attesi e discussi degli ultimi anni, arriva in Puglia dal 9 gennaio, pronto a conquistare il pubblico dei teatri di San Severo, Barletta, Lecce e Taranto.
Gli appuntamenti
Il tour di “Perfetti Sconosciuti” prenderà il via domani, alle 21, presso il Teatro Verdi di San Severo. Il cast, con Dino Abbrescia, Alice Bertini, Marco Bonini, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina e Valeria Solarino, si sposterà successivamente a Barletta, con le rappresentazioni al Teatro Curci venerdì e sabato alle 20.30 e alle 18.30. Lunedì sarà la volta di Lecce, al Teatro Apollo, alle 21. Infine, il tour si concluderà a Taranto, al Teatro Fusco, con tre appuntamenti: martedì 14 e mercoledì 15 gennaio alle 21, e giovedì 16 gennaio alle 18. L’iniziativa si inserisce all’interno delle stagioni teatrali dei Comuni di San Severo, Barletta, Lecce e Taranto, grazie alla collaborazione con Puglia Culture.
L’adattamento teatrale
Scritto e diretto da Paolo Genovese, “Perfetti Sconosciuti” non è solo il rifacimento teatrale di un film di enorme successo, ma il risultato di un esperimento che sembra sfidare i limiti del racconto tradizionale. Il film, entrato nel Guinness dei primati per il numero di remake realizzati nel mondo, racconta di una cena tra amici che, per gioco, decidono di mettere i propri cellulari sul tavolo e condividere ogni messaggio, chiamata e notifica che riceveranno durante la serata. In questo modo, i segreti più intimi, quelli più nascosti, iniziano a venire alla luce, smascherando verità mai svelate. L’adattamento teatrale di Genovese conserva intatto il nucleo drammatico del racconto – la scoperta delle verità personali nascoste dietro le apparenze – ma ne intensifica la componente comica. La scelta di portare un film di grande successo sul palcoscenico comporta inevitabili sfide, ma l’approccio del regista, che firma anche la sua prima esperienza teatrale, si rivela vincente, in quanto riesce a mantenere l’intensità emotiva della pellicola, arricchendola di una nuova dimensione.
Un gioco pericoloso
“Perfetti Sconosciuti” ruota attorno a un gioco che sembra innocuo, ma che scava nell’animo dei partecipanti, esponendo le fragilità delle loro relazioni e i non detti che permeano i loro legami. Il gioco della verità, con i cellulari sul tavolo, non è altro che una metafora potente dei segreti che ogni individuo custodisce, e che, nel contesto di un’amicizia, possono sconvolgere le dinamiche interpersonali. Ogni personaggio è, in fondo, un “perfetto sconosciuto” agli altri, e forse, lo è anche a se stesso. L’analisi delle relazioni di coppia, dell’amicizia, del tradimento e del senso di colpa è al centro di questa brillante commedia, che si sviluppa in un turbinio di rivelazioni che, pur nella loro gravità, non mancano di strappare sorrisi e risate al pubblico. La riflessione è profonda, ma mai pesante: i colpi di scena che costellano la trama si alternano a momenti di comicità. Lo spettacolo funziona, insomma, e dimostra come una trama potente funziona, a prescindere da come la si racconta.