Sono sette e passa anni che i dipendenti della Asl Bt attendono di vedersi riconosciuto il diritto alla mensa. Una sperequazione rispetto agli altri lavoratori degli enti e aziende sanitarie pubbliche della Regione Puglia, che non ha mancato di provocare ricorsi e prese di posizione da parte delle organizzazioni sindacali.
Il tema in commissione
La mancata corresponsione dei buono pasto approda adesso nelle Commissioni regionali, la prima presieduta da Saverio Tammacco e la terza di Mauro Vizzino. A chiedere un’audizione è il segretario generale della Fials, Massimo Mincuzzi. «Il mancato riconoscimento al diritto alla mensa –ha sottolineato Mincuzzi nella richiesta di audizione – ha determinato e continua a determinare l’ingenerarsi di un notevole e oneroso contenzioso che drena risorse alle casse pubbliche oltre a configurarsi come una grave forma di discriminazione tra i lavoratori della sanità pubblica pugliese. In mancanza dell’istituzione delle mense aziendali la vigente normativa prevede l’istituzione del buono pasto sostitutivo da erogarsi in favore dei lavoratori operanti in strutture dove non è stata realizzata la mensa aziendale, ma in Puglia anche questo diritto viene inconcepibilmente negato».
Una grave discriminazione quindi nei confronti dei lavoratori dell’Asl Bt rispetto ai colleghi del comparto sanità pubblica pugliese, che adesso si spera possa essere ricomposto dall’intervento della politica regionale.