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Mensa scolastica a Trani, il sindaco Bottaro: «È uno spazio educativo» – L’INTERVISTA

Alla vigilia della presentazione dei dati sul servizio di refezione scolastica a Trani, che si terrà domani, giovedì 10 aprile a Palazzo Beltrani, il sindaco, Amedeo Bottaro, traccia un bilancio delle iniziative poste in essere dall’Amministrazione insieme al gestore del servizio nell’importante e delicato compito di offrire un’alimentazione adeguata ai bambini che hanno la possibilità…

Alla vigilia della presentazione dei dati sul servizio di refezione scolastica a Trani, che si terrà domani, giovedì 10 aprile a Palazzo Beltrani, il sindaco, Amedeo Bottaro, traccia un bilancio delle iniziative poste in essere dall’Amministrazione insieme al gestore del servizio nell’importante e delicato compito di offrire un’alimentazione adeguata ai bambini che hanno la possibilità di condividere con i loro coetanei un momento di crescita e convivialità fondamentale. All’incontro prenderanno parte i referenti dell’Amministrazione comunale, della Asl Bt e della concessionaria del servizio di refezione, la Ladisa srl. Sarà un’occasione di confronto e aggiornamento sulle migliori pratiche per garantire agli alunni un’alimentazione equilibrata e di qualità e per commentare i dati relativi al servizio di refezione scolastica riferiti al triennio 2022-2025, con la distribuzione della Carta dei Servizi.

Quanto è importante, per l’Amministrazione, la sana alimentazione degli studenti?

«È una priorità assoluta. Sappiamo bene quanto le abitudini alimentari influenzino non solo la salute fisica dei bambini, ma anche la loro capacità di apprendere, concentrarsi e crescere in modo equilibrato. Per questo motivo, investiamo con convinzione in un servizio di refezione scolastica che non sia semplicemente una “mensa”, ma un vero e proprio momento educativo. Sostenere una corretta educazione alimentare sin dalla scuola significa costruire cittadini più consapevoli e più sani domani. È un investimento sul futuro della nostra comunità».

Che cosa ha fatto l’Amministrazione per garantire la sana alimentazione degli studenti?

«Abbiamo lavorato con impegno per garantire che il servizio di refezione scolastica sia all’altezza delle loro esigenze, delle famiglie e della scuola. In primo luogo, abbiamo puntato sulla qualità dei menù, elaborati da nutrizionisti qualificati del Dipartimento della Asl Bt e secondo linee guida regionali e nazionali, per offrire pasti bilanciati, sani e adatti alle diverse fasce d’età. Inoltre, abbiamo introdotto maggiore trasparenza sulla provenienza dei prodotti, privilegiando filiere corte e ingredienti biologici e a km zero. Abbiamo attivato un sistema di monitoraggio costante, coinvolgendo le scuole, i genitori e le commissioni mensa, per raccogliere segnalazioni, valutazioni e suggerimenti utili a migliorare il servizio. Infine, con gli istituti scolastici, stiamo promuovendo percorsi di educazione alimentare, per aiutare bambini e ragazzi a comprendere l’importanza delle loro scelte quotidiane a tavola. Il nostro obiettivo non è solo nutrire, ma educare al benessere».

Quali sono le buone pratiche l’Amministrazione ha adottato per garantire pasti gustosi e salubri nello stesso tempo?

«Questa è una sfida che abbiamo deciso di affrontare con responsabilità e innovazione. I menù vengono studiati non solo per il loro valore nutrizionale ma anche, laddove possibile, per il gradimento dei bambini, tenendo conto delle loro preferenze e della stagionalità. Abbiamo introdotto piatti della tradizione mediterranea rivisitati in chiave sana, riducendo l’uso di zuccheri e grassi in eccesso, ma senza rinunciare al sapore. L’utilizzo di prodotti freschi, bio e a km zero è stato incentivato, valorizzando la filiera agroalimentare locale. Inoltre, grazie al dialogo costante con famiglie, scuole e commissioni mensa, raccogliamo feedback regolari che ci aiutano ad adattare il servizio in modo dinamico, migliorando di volta in volta l’esperienza dei piccoli utenti. Per noi la mensa scolastica non è un servizio accessorio, ma uno spazio educativo in cui il cibo diventa strumento di salute, cultura e condivisione».

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