L’ultimo passatempo dei vandali? Il tiro a segno alle tartarughe. La denuncia dell’Ambulatorio popolare di Barletta

Ciottoli gettati brutalmente nello stagno di piazza Plebiscito con l’intento crudele, di colpire le tartarughe e i pesci che lo popolano. Questo è quanto accade, quasi quotidianamente, nella centralissima piazza barlettana, curata nei minimi dettagli dall’Ambulatorio popolare, situato di fronte. Un gesto di evidente vandalismo e maleducazione da parte dei tanti bambini e ragazzini che ogni giorno frequentano la piazza, sotto la scarsissima attenzione dei genitori. «Il vandalismo peggiore è quello delle bambine e dei bambini ed è quello prodotto dal fallimento genitoriale», si apre così il post sui social di Cosimo Matteucci, presidente dell’Ambulatorio popolare.

Se il problema è imputabile ai più piccoli, dietro le loro azioni c’è sicuramente un cattivo lavoro da parte dei loro genitori, che dovrebbero insegnare ed educare i propri figli al rispetto dei beni comuni come piante, stagni, pesci, rettili e anfibi compresi. Educare al senso civico è infatti la base per l’evoluzione di una buona comunità di cittadini che vivono in accordo tra loro e si prendono cura di un bene che appartiene a tutti. «Il nostro invito è quello di insegnare ai più piccoli il rispetto dei beni comuni. Venite in piazza Plebiscito a godere della bellezza, della pace e della convivenza tra le forme di vita; veniteci per insegnare ai vostri figli e alle vostre figlie il rispetto per la natura, il rispetto per le persone ed ogni altro buon sentimento che possa migliorare e far evolvere la nostra comunità», afferma Cosimo Matteucci. I ciottoli lanciati e recuperati durante la pulizia periodica dello stagno, vengono utilizzati dai volontari dell’Ambulatorio per comporre il datario aggiornato quotidianamente davanti al piccolo stagno; ma non è finita qui: sono anche numerosi i danni alle aiuole, piante e fiori che vengono calpestati rovinosamente ed estirpati senza alcun ritegno, azzerando il lavoro serio ed efficiente compiuto con grande dedizione dai volontari dell’Ambulatorio popolare. «È sempre guerra ogni mattina, perché riscontriamo ogni giorno danni nuovi: questo è il punto più amaro di tutta questa vicenda. La gravità della situazione consiste anche nel fatto che con quei ciottoli (di quella dimensione), è molto facile colpire una tartaruga e provocarle delle lesioni al guscio o addirittura la morte. Ma noi resisteremo e insisteremo. Con questa speranza abbiamo raccolto i ciottoli e ricomposto il datario, come abbiamo fatto già tantissime altre volte e come faremo sempre», conclude Cosimo Matteucci.

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