Il settore tessile è uno dei pilastri economici della provincia di Barletta-Andria-Trani, simbolo di una tradizione che ha saputo innovarsi per affrontare le sfide contemporanee. Questa filiera, che spazia dalla produzione di abbigliamento per griffe di lusso alla realizzazione di indumenti sportivi e lingerie, coinvolge un settore imprenditoriale eterogeneo, fatto di piccoli laboratori artigianali e grandi aziende.
La Bat si conferma così un punto di riferimento per il comparto moda, non solo in Puglia ma anche a livello nazionale. Stando ai dati elaborati dalle Camere di Commercio, la regione ospita oltre 2mila attività tessili, che danno lavoro a più di 25mila persone: il 31 per cento delle aziende e il 30 per cento degli addetti si trovano nella Bat, confermando il ruolo predominante del territorio. Barletta emerge come polo d’eccellenza per la collaborazione con marchi di prestigio. Andria e Canosa, invece, si distinguono nella produzione di lingerie.
Le prospettive
Tutti segmenti di mercato in costante crescita e con una forte domanda internazionale, rappresentando una quota significativa delle esportazioni pugliesi, cresciute di quasi il 2 per cento nell’ultimo biennio, con una domanda estera che premia il connubio tra tradizione artigianale e capacità produttiva industriale. I mercati di riferimento, tra cui Germania e Francia, continuano a scegliere i prodotti tessili del territorio. Tuttavia, la competizione internazionale rimane serrata, soprattutto a fronte della presenza di produttori da paesi a basso costo come Cina, Turchia e Bangladesh.
Anche questo ha contribuito ad alimentare quella crisi che negli ultimi anni ha avuto un impatto significativo sul settore, rallentando i ritmi produttivi e mettendo sotto pressione molte imprese. Proprio questa fase complessa, però, ha spinto le aziende tessili della Bat a intraprendere percorsi di trasformazione, soprattutto sul fronte tecnologico. La capacità di innovarsi, insomma, è diventata una condizione indispensabile per rimanere competitivi in un mercato globale sempre più esigente.
La ricerca
Ma se da una parte aumentano le richieste dei committenti nazionali e internazionali, dall’altra, le aziende della moda nella Bat si trovano a fare i conti con un problema cruciale: la mancanza di personale specializzato. Gli imprenditori, infatti, lamentano difficoltà a reperire figure professionali qualificate, in grado di operare su macchinari avanzati o gestire processi innovativi. Per affrontare questa sfida, secondo gli esperti del settore, sarebbe necessario un piano di formazione specifica, magari attraverso collaborazioni tra imprese, istituzioni e scuole tecniche. In altre parole, incentivare i giovani a intraprendere percorsi formativi legati al tessile potrebbe rappresentare un volano per il rilancio del settore, creando nuove opportunità occupazionali e rafforzando la competitività delle aziende locali.
Nonostante le difficoltà, il settore tessile della Bat presenta comunque ancora enormi potenzialità di crescita. La capacità di adattarsi ai cambiamenti globali, l’attenzione crescente verso l’innovazione tecnologica e la lotta al lavoro sommerso sono segnali positivi di un territorio che vuole consolidare la propria posizione di eccellenza. E così, gli imprenditori del settore, guardando al futuro, intendono cogliere la sfida di investire nella sostenibilità, nella qualità e nella formazione, trasformando il tessile non solo in un motore economico, ma anche in un esempio di sviluppo virtuoso per tutto il Mezzogiorno.