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Travolti in bici sulla provinciale, Andria piange Sandro, Vincenzo e Antonio: «Erano donatori di vita»

Una domenica drammatica quella di ieri sulla Strada provinciale 231, in direzione Bari, nei pressi di Terlizzi. Poco dopo le 8 del mattino, un grave incidente ha provocato la morte di tre ciclisti andriesi, membri della sezione cittadina dell’Avis, mentre percorrevano la strada in gruppo. Le vittime - Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro…
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Una domenica drammatica quella di ieri sulla Strada provinciale 231, in direzione Bari, nei pressi di Terlizzi. Poco dopo le 8 del mattino, un grave incidente ha provocato la morte di tre ciclisti andriesi, membri della sezione cittadina dell’Avis, mentre percorrevano la strada in gruppo. Le vittime – Sandro Abruzzese, Vincenzo Mantovani e Antonio Porro – avevano 37, 50 e 70 anni.

La ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione, una Lancia Delta, guidata da un uomo di Corato di 32 anni, avrebbe perso il controllo del mezzo travolgendo i cinque ciclisti presenti sul tratto stradale. Per tre di loro non c’è stato nulla da fare: sono morti sul colpo. Gli altri due ciclisti sarebbero scampati all’investimento: uno di loro, ferito, è tornato nel pomeriggio dai suoi cari.

Il conducente dell’auto, sotto shock, è stato il primo a chiamare i soccorsi. Trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari, avrebbe sfondato il parabrezza dell’auto nell’impatto contro il guardrail. Sul posto sono giunti gli operatori del 118, la polizia locale di Terlizzi e i carabinieri.

L’indagine

La Procura di Trani ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale plurimo. L’automobilista è stato iscritto nel registro degli indagati e i veicoli coinvolti saranno sottoposti a sequestro per gli accertamenti tecnici. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di chiarimento, ma la comunità andriese è già sotto shock per una tragedia che colpisce duramente e solleva ancora una volta il tema della sicurezza sulle strade.

Il lutto

Sono distrutti, i membri dell’Avis locale, di cui facevano parte le tre vittime. Attivi nel volontariato, lasciano un vuoto che ha il sapore dell’assurdità: «Non ci sono parole per descrivere il dolore e lo strazio di questa immane tragedia – dice Vincenzo Zingaro, presidente dell’Avis Andria – Tre vite strappate a questo mondo che con il loro impegno sociale ridavano speranza a chi era in difficoltà. Tre donatori di sangue. Tre donatori di vita. Due di loro anche consiglieri dell’Avis Comunale Andria, i quali oltre a donare sangue, donavano il proprio tempo per contribuire a tenere in piedi l’associazione. Un nonno e un ragazzo straordinari. Presenze fisse. Colonne dell’associazione. Lasciano un vuoto enorme che difficilmente saremo in grado di colmare».

Donatori abituali di sangue, Abruzzese e Porro facevano infatti parte anche del consiglio direttivo dell’Avis, contribuendo attivamente alla vita dell’associazione e sostenendone con convinzione la missione. Un impegno non scontato, che dimostra il loro spirito altruista.

Accanto all’attività sociale, coltivavano la passione per lo sport, in particolare il ciclismo, che li rendeva persone dinamiche e coinvolte nella comunità.

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