Un uomo di 52 anni, Oronzo Forte, è stato arrestato perché ritenuto il presunto autore dell’incendio che ha danneggiato il portone dell’abitazione dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia Francesco Ventola, avvenuto lo scorso 30 novembre a Canosa di Puglia.
L’uomo è accusato di danneggiamento a seguito di incendio, oltre che di una rapina compiuta a settembre ai danni di un supermercato della città.
Fondamentali per le indagini sono state le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della città che sono state scandagliate dai poliziotti e in cui si vede un uomo lanciare del liquido infiammabile contro il portone di casa dell’esponente politico.
Il 52enne sarebbe, inoltre, responsabile dell’incendio appiccato al portone di casa di un dirigente del Comune di Canosa.
La rapina e gli incendi
Dalle indagini coordinate dalla Procura di Trani e condotte anche dagli agenti della squadra mobile della questura di Andria, il 52enne avrebbe rapinato un supermercato brandendo un cacciavite e riuscendo a portare via 700 euro, con violenza e minacciando clienti e dipendenti del punto vendita.
Nel corso degli accertamenti investigativi sono stati analizzati tutti i frame raccolti dai sistemi di videosorveglianza della città, permettendo ai poliziotti di attribuire all’uomo non solo la responsabilità della rapina, ma anche il danneggiamento dei portoni delle abitazioni di Ventola e del dirigente comunale.
In entrambe le occasioni l’indagato avrebbe utilizzato del liquido infiammabile «causando ingenti danni e mettendo inoltre a rischio l’incolumità degli inquilini», spiega in una nota la questura di Andria, precisando che il 52enne è in carcere per rapina a mano armata e che è stato «al contempo denunciato all’autorità giudiziaria per danneggiamento seguito da incendio».
Ventola: «Un sollievo. L’incendio è un episodio che ha scosso tutti»
«Ringrazio la polizia e gli inquirenti per aver assicurato alla giustizia l’esecutore del danneggiamento del portone della mia abitazione a Canosa. È un sollievo non solo per noi, ma anche per tutta la comunità canosina», dichiara in una nota Ventola, commentando l’arresto dell’uomo.
L’eurodeputato evidenzia la «incondizionata fiducia» riposta nelle forze dell’ordine e la collaborazione prestata «in questi mesi per fare chiarezza su un episodio che ha scosso profondamente tutta la mia famiglia. L’ulteriore chiarezza – conclude – servirà anche a ristabilire non solo la verità ma la serenità per tutti».