Un incontro tanto desiderato quello di Gigi Mintrone con i Maneskin, fino ad avverarsi. È accaduto, lunedì pomeriggio, nella città di Trani, precisamente a Villa Ascosa, poche ore prima di esibirsi all’after party, in occasione della sfilata organizzata dalla maison Gucci al Castel del Monte di Andria, avvenuta in prima serata al Castel del Monte. E così quando ormai sembrava impossibile, a grande sorpresa i Maneskin hanno aperto le porte al giovane tranese Gigi Mintrone.
Una sorpresa davvero inaspettata e che ha spalancato il mondo dei suoi desideri. Gigi Mintrone, un giovane uomo di trentasei anni, la cui vita è stata e tuttora è tutt’altro che idilliaca. Egli, infatti, nasce con una tetraparesi spastica; una patologia che segna profondamente tutta la sua esistenza. La sua infanzia è molto difficile perché, nonostante sia circondato dall’affetto di sua madre e dei suoi nonni materni, sin dai tre anni di età deve seppellire parzialmente il “fanciullino” che è in lui, per combattere strenuamente contro il mostro a tre teste, ovvero la sua patologia, che tenta continuamente di risucchiare la vivacità del suo carattere.
«È stato un bellissimo incontro. Un incontro molto emozionante, un incontro che non pensavo di riuscire ad avere. Ma grazie alla caparbietà di mia madre e di una sua grande amica, ci siamo appostati, il termine giusto in questo caso, davanti a Villa Ascosa dal mattino sino alle 16:00. Finché una guardia del corpo mi ha invitato a tornare alle 17:00 per incontrare finalmente i Maneskin, racconta Gigi, un ragazzo disabile costretto a vivere su una sedia a rotelle e anche scrittore in erba. Per la serie chi la dura la vince. Il giovane è stato fatto entrare all’interno di Villa Ascosa dove ha incontrato la band e consegnato loro alcune copie del suo libro con la speranza di aiutarlo nella pubblicizzazione.
«Mi sono presentato ai Maneskin, ho presentato il mio libro “Mamma colorami il cuore”, un autobiografia, dove mi racconto, mi metto a nudo come non avevo mai fatto – spiega- Ho raccontato ai Maneskin la mia storia, sono rimasti molto colpiti e poiché sono un ragazzo molto ambizioso, così ho chiesto di loro di aiutarmi a farmi volare con loro. A farmi diventare una persona famosa. Ovviamente ho donato una copia a ciascuno di loro. Vorrei diventare famoso tramite il mio libro, così come dice il titolo del mio libro, vorrei che esso colorasse il cuore di tante persone spesso avidi. Nel mio piccolo vorrei contribuire a cambiare la società».










