Dopo la nomina di Palese, il Pd andriese punta il dito contro Emiliano: «È alla spasmodica ricerca di consenso»

Il Partito Democratico di Andria, presente nell’attuale amministrazione comunale di centrosinistra, esprime apertamente delle perplessità nei confronti del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

In una nota a firma del gruppo consiliare (Michele Di Lorenzo, Gianni Addario, Grazia Asselti, Lorenzo Marchio, Gina Fortunato, Mirko Malcangi, Viviana Di Leo, Gianluca Sanguedolce) e del presidente del Consiglio comunale Giovanni Vurchio, il Pd andriese punta il dito contro la scelta del Governatore di nominare assessore alla Sanità, Rocco Palese, ex deputato di Forza Italia. «Di Cagno Abbrescia, Attanasio, Palese e poi chissà chi altri. Ormai siamo abituati a subire qualunque scelta arbitraria di Emiliano nella sua spasmodica ricerca di consenso, inteso come allargamento della sua “personale” sfera di influenza», si legge nella nota.
«Ci troviamo culturalmente agli antipodi del concetto di egemonia gramsciana. Quindi deve dedursi che il problema non sia il presidente della Regione ma la linea politica del Pd e dell’intero centrosinistra – prosegue il gruppo consiliare -. A questo punto, come semplici iscritti, dobbiamo chiederci se abbia ancora un senso parlare di strategie politiche e di modelli culturali alternativi. Quella che indefessamente propone Emiliano è una politica interpretata come puro esercizio personalistico del potere, spogliato finanche dal fastidio del confronto e privato di quelle prospettive che oltrepassino il semplice tornaconto elettorale». Parole dure nei confronti di Emiliano ma allo stesso tempo del Partito Democratico.
I consiglieri comunali di Andria infatti ora si interrogano sul futuro del PD, attendendosi risposte dai vertici del partito: «In ogni città, in ogni comunità politica, dovremmo cominciare a discutere seriamente su quale sia il senso del nostro mandato elettorale e se questo non sia stato tradito dai vertici istituzionali e politici che ci rappresentano». Il gruppo consiliare poi conclude: «Almeno questo è il tentativo che cercherà di realizzare il gruppo consiliare del Pd di Andria, cominciando semplicemente a porsi delle domande. Ammesso che sia ancora lecito porsi delle domande».

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