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Danneggiano i bagni pubblici ad Andria: denunciati tre minori. La sindaca: «Emergenza educativa» – FOTO e VIDEO

Sono stati individuati i vandali che, il 19 aprile scorso, avrebbero danneggiato i bagni pubblici dell’anfiteatro della villa comunale di Andria. Si tratta di un gruppo di minorenni identificati dagli agenti della polizia locale grazie alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza.

Stando a quanto emerso, i ragazzi sarebbero entrati nei bagni e avrebbero ripetutamente scagliato un contenitore carrellato per la raccolta dei rifiuti contro gli arredi del bagno provocando danni per circa mille euro. Uno dei minori si sarebbe anche ferito a una mano.

I ragazzi saranno denunciati all’autorità giudiziaria per danneggiamento di beni pubblici e, fanno sapere dalla polizia locale di Andria, partirà anche la segnalazione al Pronto intervento minori per le azioni di recupero sociale.

Il Comune di Andria chiederà ai genitori dei ragazzi di risarcire i danni.

«Siamo in piena emergenza educativa», commenta la sindaca di Andria, Giovanna Bruno. «Sempre più spesso – evidenzia -, minorenni sono protagonisti di situazioni spiacevoli, episodi che destano preoccupazione e richiedono risposte concrete».

La prima cittadina, però, non punta il dito contro i ragazzi: «Preferisco, invece, che sia il mondo degli adulti, quello fatto di famiglie, istituzioni, scuole, comunità, a mettersi seriamente in discussione», afferma.

I ragazzi coinvolti nell’atto di vandalismo saranno “puniti” ma «al di là della doverosa risposta sanzionatoria», la sindaca di Andria torna a interrogarsi «sul profilo educativo. Incontrerò i genitori dei responsabili, che si sono mostrati collaborativi, e incontrerò anche i ragazzi stessi – annuncia -. Li guarderò negli occhi. Proverò ad ascoltarli. Perché voglio capire dove si spezza il legame con la vita, con il senso del limite, con il dovere civico».

Bruno conclude sottolineando che «sanzionare è necessario ma non educa. Oggi riusciamo a risalire a ogni misfatto: abbandono di rifiuti, danneggiamenti, schiamazzi notturni, fuochi illegali. Le segnalazioni sono tante. Troppe. Siamo davvero in emergenza educativa. E noi adulti abbiamo il dovere di riflettere. E di agire. Per il bene dei nostri ragazzi. Per il futuro della nostra comunità».

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