Il 50enne Andrea D’Alessandro, imputato nel processo per il tentato omicidio di un uomo in piazza Umbreto a Canosa di Puglia il 18 maggio 2020, è stato condannato a dieci anni.
La condanna è stata pronunciata dal tribunale di Trani presieduto da Giulia Pavese, a conclusione del dibattimento. Le motivazioni saranno depositate fra 90 giorni. L’imputato, canosino, è stato anche condannato al risarcimento dei danni in favore della parte civile, da liquidarsi in sede civile. Riconosciuta una provvisionale di 10mila euro.
Il 50enne venne identificato dagli agenti del commissariato di Canosa di Puglia partendo dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza.
Stando a quanto ricostruito, l’uomo esplose tre colpi di pistola, uno dei quali non andò a segno perché schivato da un marsupio in cui c’erano delle chiavi, su cui l’ogiva impattò deviando la direzione. Secondo l’accusa, il movente sarebbe riconducibile a vecchie questioni tra i due, entrambi legati all’ambiente criminale di Canosa di Puglia.