La presenza di un circo con animali a Bisceglie riaccende il dibattito sul benessere animale e sull’opportunità di consentire ancora spettacoli che prevedono l’impiego di tigri, leoni ed elefanti.
La levata di scudi
Proprio la presenza di animali in gabbia ha scatenato i commenti negativi dei cittadini: c’è chi accusa «Ancora i circhi con animali nel 2025? Ancora queste attrazioni da Medioevo? Boicottare boicottare boicottare», ancora in molti si soffermano sulla valenza diseducativa che questo spettacolo può avere soprattutto sui bambini: «Per me il circo si può estinguere. soprattutto se ci sono dei poveri animali in gabbia! Che schifo fanno quelli che portano i bambini».
A intervenire è anche l’attivista Tommy Di Pinto, che ha definito «amara e indignante» le scene immortalate nelle foto: «Ancora una volta – ha dichiarato – assistiamo ad animali esotici costretti a comportamenti innaturali e a condizioni di evidente sofferenza. Non c’è nulla di magico in questo spettacolo, ma solo un copione già visto che interroga la sensibilità della nostra comunità».
Di Pinto ricorda come già un anno fa avesse protocollato al Comune una proposta formale per vietare l’attendamento dei circhi con animali sul territorio biscegliese. «Da allora tutto tace – ha osservato – La mia richiesta è rimasta lettera morta, ignorata nei cassetti del Palazzo San Domenico, mentre oggi un nuovo tendone si erge a simbolo di un’occasione persa. È legittimo chiedersi se questo sia il metodo con cui l’amministrazione intende gestire le istanze dei cittadini».
Per l’attivista si tratta di una battaglia che non ha nulla a che fare con schieramenti politici ma con valori etici e civili: «Il benessere animale non ha colore politico. Sono pronto a collaborare con chiunque voglia lavorare per una Bisceglie più giusta, una città che possa diventare modello di rispetto per gli esseri viventi. Non possiamo insegnare ai nostri figli che la sofferenza è intrattenimento».
Intanto oggi dovrebbe essere l’ultimo giorno che il circo si tratterrà nella cittadina della sesta provincia.