Attrezzature e macchinari di un’impresa di Bisceglie che realizza prodotti da forno, sono stati sequestrati dai finanzieri del comando provinciale di Barletta-Andria-Trani.
I beni sarebbero stati “distratti” da un’altra storica impresa biscegliese, attiva nello stesso settore, che era già stata messa in liquidazione giudiziale dal Tribunale di Trani.
I finanzieri della sesta provincia pugliese hanno sequestrato l’azienda e denunciato i due titolari per bancarotta fraudolenta e distrazione patrimoniale in esecuzione di un provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica.
Indagando sulla natura e l’origine di alcune operazioni della società in liquidazione, per la pendenza di ingenti debiti erariali mai onorati, gli inquirenti hanno ricostruito il meccanismo di distrazione di beni dalla società dissestata alla nuova realtà aziendale attraverso la cessione a un proprio dipendente di tutti i macchinari industriali, quale oggetto/valore per chiudere una falsa controversia di lavoro. Insomma un accordo simulato.
Le apparecchiature e altri beni sono stati fatti confluire dal dipendente nella nuova impresa, che ha mantenuto la stessa sede operativa di quella fallita, lo stesso marchio e gli stessi segni distintivi. Infatti, durante una perquisizione nell’abitazione dell’imprenditore dichiarato “fallito”, sono stati trovati documenti riconducibili alla nuova società, rappresentata dal suo ex dipendente. Quest’ultimo si sarebbe prestato a fare da “testa di legno“, per favorire la prosecuzione dell’attività della società fallita, nel tentativo di sfuggire ad eventuali contestazioni di bancarotta fraudolenta. Obiettivo non raggiunto per l’avvio dell’indagine della Procura.
Nella nuova azienda, poi, sono stati individuati due lavoratori “in nero” che avrebbero confermato di aver sempre ricevuto disposizioni dallo stesso amministratore di fatto.
Una terza persona, già legale rappresentante della neo costituita società, è stata denunciata per aver impiegato denaro, beni o utilità di provenienza illecita, a causa dell’uso, nella produzione di prodotti da forno, dei macchinari distratti dalla società fallita.