Sono più di centomila i capi di abbigliamenti contraffatti sequestrati dai finanzieri di Barletta-Andria-Trani in tre stabilimenti della sesta provincia pugliese. I sigilli sono scattati anche per gli opifici e per i macchinari utilizzati per la lavorazione della merce.
Stando a quanto emerso durante una serie di controlli, sui capi di abbigliamento venivano riprodotti i loghi di noti brand – come Emporio Armani, Calvin Klein, Tommy Hilfiger, Museum, K-Way, North Face, Colmar, Murphy e Nye, Icon – in maniera del tutto non autorizzata.
Negli stabilimenti sono stati inoltre trovati lavoratori irregolari o completamente in nero, alcuni dei quali impiegati in condizioni igieniche precarie o in luoghi privi di qualsiasi attenzione alle norme sulla sicurezza.
Nel corso delle indagini, la Guardia di finanza ha ricostruito anche l’articolata «filiera del falso» e individuato i principali punti di stoccaggio ma, soprattutto, gli stabilimenti dove venivano realizzati e confezionati i capi di abbigliamento finiti, destinati alla vendita.
All’esito delle indagini, a otto persone sono contestati i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprietà industriale e la ricettazione.
I finanzieri valuteranno la possibilità di donare alla Caritas di Barletta, così da destinarli alle famiglie bisognose, i capi di abbigliamento privi di marchi.