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Rissa in stazione a Barletta: un carabiniere ferito e tre persone fermate

Un carabiniere ferito e tre persone fermate. È questo il bilancio della rissa scoppiata nel tardo pomeriggio di ieri alla stazione ferroviaria di Barletta dove, intorno alle 19, un litigio tra alcuni cittadini extracomunitari in stato di alterazione psico-fisica ha reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto tre pattuglie dei carabinieri e una della Polizia di Stato, oltre a un’ambulanza del 118.

Nel corso dell’intervento, un militare dell’Arma è rimasto ferito, fortunatamente in maniera lieve. L’episodio ha avuto ripercussioni anche sulla circolazione ferroviaria, che è stata temporaneamente interrotta per consentire l’intervento delle forze dell’ordine e dei sanitari. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire l’accaduto e verificare eventuali collegamenti con altri episodi recentemente registrati in zona.

«La situazione di degrado e pericolo in quel luogo è nota ed è tale da tempo – commenta il segretario pugliese del Pd, Domenico De Santis – Circa un mese fa il sindacato di polizia lamentava la carenza di organici, con soli sette agenti. L’arrivo di altre pochissime unità di certo non risolve il problema». La stazione di Barletta, aggiunge il segretario regionale, «ha bisogno di un presidio all’altezza del luogo e del contesto di estremo degrado che la caratterizza e che deve essere affrontato anche con altri strumenti per prevenire situazioni di violenza e pericolo per la pubblica incolumità».

Sull’episodio è intervenuto anche il senatore di Forza Italia, Dario Damiani, che ricorda come «proprio nei giorni scorsi, a seguito del grido d’allarme lanciato dagli agenti della Polfer di Barletta, abbiamo ottenuto un primo risultato con l’incremento di quattro unità, due già entrate in servizio e due operative dal prossimo mese di gennaio». Intanto, conclude, «posso annunciare che, conclusi i lavori in corso nel nostro scalo ferroviario, la stazione resterà chiusa nelle ore notturne, dall’arrivo dell’ultimo treno a mezzanotte circa fino alla ripartenza del primo alle sei circa, evitando così che il luogo diventi terra di nessuno per soggetti malintenzionati».

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