Un importante traguardo per la città di Barletta; giovedì scorso, nei pressi dello storico faro napoleonico, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (Adspmam), Ugo Patroni Griffi, e la dirigenza dell’ente comunale, hanno incontrato il comandante della capitaneria di porto di Barletta, Daniele Governale, e la direttrice della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province Bat e Foggia, Anita Guarnieri, con l’intento di delineare le fasi operative per il recupero e la valorizzazione dell’antico faro.
Sulla base del protocollo di intesa sottoscritto tra Adspmam e MiC (Segretariato regionale e Soprintendenza), quest’ultimo curerà la progettazione e la direzione dei lavori di restauro del faro in consegna all’ente portuale, che saranno sostenuti economicamente dall’Adspmam, che ne gestirà l’appalto.
«Nella stessa giornata, il presidente e il management di Adspmam hanno incontrato il commissario straordinario del comune di Barletta, Francesco Alecci, alla presenza della dirigente della Soprintendenza e di alcuni dirigenti comunali. All’ordine del giorno il nuovo Piano Regolatore Portuale (Prp), strumento fondamentale per la definizione dell’ambito portuale e dell’assetto complessivo del porto e per l’individuazione delle caratteristiche e della destinazione funzionale delle aree interessate. A tal riguardo, al termine dell’incontro si è convenuto di accelerare l’istituzione, così come peraltro già avvenuto nel porto di Brindisi, di un ufficio di piano che si occuperà della redazione del nuovo Prp», si legge in un comunicato diffuso dal comune.
«Lo sviluppo di una infrastruttura portuale che per essere realmente competitiva deve guadare al futuro, non può prescindere dal rispetto e dalla valorizzazione del passato e del patrimonio storico culturale di cui è dotata», ha dichiarato Patroni Griffi. Soddisfazione per l’esito dell’incontro è stata espressa dal commissario Alecci il quale ha ribadito la possibilità per il Comune di essere il fulcro per l’evoluzione strategica del porto, tutelando allo stesso tempo gli interessi della comunità.
Per Barletta il connubio fra gli enti per la realizzazione dell’opera in questione e sul nuovo piano regolatore portuale è un’occasione per l’evoluzione storica e per il futuro della città. Valorizzare quella parte di costa, caratterizzata da architetture di pregio come il faro napoleonico e non solo, potrà avviare ulteriori dinamiche di turismo e sviluppo del territorio.